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N. 08 - 25 giugno 2003

Sommario:

Segnalazioni

La Festa di San Giovanni nel tempo

 

La Festa di San Giovanni nel tempo

Da sempre la nascita del Battista (24 giugno) è celebrata con grandi festeggiamenti che coinvolgono l’intera Firenze.
In principio le celebrazioni avevano inizio con la solenne processione di tutto il clero della cattedrale dalla porta principale del Duomo fino ad entrare, attraverso la porta detta "del Paradiso", nel Battistero. Il corteo percorreva un itinerario tra i due edifici, che li rendeva così facenti parte di un unico luogo sacro: per evidenziare ancor di più questo passaggio e il suo significato unificatore, il corteo passava sotto una copertura di teli detta "cielo". Inizialmente, veniva fatto portare un cero in Battistero da ogni uomo che avesse compiuto i quindici anni. Dopo i Vespri del 23 sera, questi ceri venivano offerti, con altri doni votivi: parte dei ceri veniva fatta ardere all'interno del Battistero per tutto l'anno, quelli che rimanevano erano in genere venduti per provvedere alla manutenzione della Chiesa. Questi ceri venivano trasportati in genere a mano: quelli più belli ed arricchiti con figure di cartapesta o legno dipinto erano invece portati su carretti: nasce qui la tradizione del Carro di San Giovanni.
Ancora oggi l’Offerta della cera rimane, seppur semplificata: il corteo composto dal Sindaco, Forze Armate, Società di San Giovanni Battista, rappresentanze dei Quartieri e altre Autorità che, dietro al Gonfalone di Firenze, si dirigono fino al Battistero, ove sono accolti dal clero della cattedrale, già riunito qui per cantare parte dell’ufficio divino in onore del Patrono. Ricevuta l’offerta simbolica della cera, l'Arcivescovo, con il resto del clero e il corteo, torna processionalmente in S. Maria del Fiore per la Messa solenne delle 10,30.
Già nel 1200, i festeggiamenti e le celebrazioni duravano più giorni, durante i quali gli artigiani erano tenuti ad esporre alla città i loro migliori lavori. Sempre in questo periodo avevano luogo due palii: il primo, quello dei cocchi, alla vigilia di S.Giovanni, era corso in Piazza Santa Maria Novella da quattro cocchi di legno inizialmente, fino ad arrivare, nei tempi più attuali, alle berline. Il secondo si teneva invece il pomeriggio del giorno di S.Giovanni: il palio dei berberi (o "barberi") era una corsa di cavalli che prendeva il nome proprio dalla razza delle cavalcature usate. Secondo Villani, quella dei palii è una tradizione risalente addirittura al 405 d.C. e il primo si corse inizialmente attraverso via Palazzuolo e poi (dal 1391) per Borgo Ognissanti e via della Vigna nuova. Ai nostri giorni, il palio è "sostituito" dalla finale del “calcio storico” fiorentino, anch’essa facente parte della tradizione fiorentina.
La sera di S.Giovanni, poi, il Comune di Firenze e la Società di S.Giovanni Battista organizzano uno spettacolo di fuochi d'artificio che portano alla memoria i falò festosi del solstizio di estate, in uso già in epoca pagana e passati in seguito a caratterizzare la festa del Battista, da noi come in altri luoghi.
" I fuochi d'artifizio della vigilia di San Giovanni si incendiavano ab antiquo sulla torre di Palazzo Vecchio, e consistevano in razzi, bombe e girandole; mentre sulla Piazza si bruciavano le fastella"...
Dal 1827 dato che "Piazza della Signoria era troppo ristretta per contenere tanta gente che accorreva a Firenze per goder di quel fragoroso spettacolo," "i fochi" furono trasferiti al ponte alla Carraia: "delle luminarie in Arno, ben pochi oggi si ricordano; ma quando si usavano, quel tratto del fiume da Santa Trinita alla Pescaia era come una visione fantastica, una fantasmagoria abbagliante. Le padelle che illuminavano internamente le spallette, mandavano tanti riflessi, che l'acqua mossa dai remi di centinaia di barche, rendeva abbaglianti e stranissimi."
In tempi a noi più recenti lo spettacolo è stato trasferito al piazzale Michelangelo.
Quest'anno i fuochi d'artificio sono stati organizzati con lanci da due fronti:
dal piazzale Michelangelo e dal Forte Belvedere ( il sei luglio 2003 verrà riaperto dopo i restauri con una grande festa aperta a tutti).

I fuochi dal piazzale Michelangelo
I fuochi dal piazzale Michelangelo © www.zoomedia.it 2003

Fuochi dal Forte Belvedere
I fuochi dal Forte Belvedere © www.zoomedia.it 2003

v.innocenti

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Pagina pubblicata il 25 06 2003 - Aggiornato il 03-Ott-2012