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Firenze

"Voci dell'Oriente.
Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana"


© www.zoomedia.it - vanna innocenti - 2011
"Voci dell'Oriente. Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana" mostra aperta fino al 30 giugno 2011 nel salone michelangiolesco della Biblioteca Medicea Laurenziana. Nell'immagine si vede il libro originale e in una delle due pagine, il carme figurato "Le ali" 1280-1320 circa, Simia, pluteo 32.52, f. 119v. Il motivo è stato elaborato per i materiali relativi al marchio della mostra come nella locandina della Mostra (vedi indice mostre della Biblioteca Laurenziana) e nei filmati illustrativi.


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"Voci dell'Oriente. Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana" I filmati illustrativi sono proiettati nella sala dell'esposizione accompagnati da una selezione musicale. Nell'immagine si vede una schermata con l'interpretazione del carme figurato "Le ali".


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"Voci dell'Oriente. Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana" è "un’esposizione che riguarda la trasmissione nei secoli IX-XV del patrimonio culturale della Grecia antica attraverso la civiltà bizantina e l'umanesimo fiorentino. Le “voci” evocate in questa mostra sono quelle degli autori appartenenti alla letteratura greca antica, vissuti tra il VII a.C. e il V d.C., come Omero, Platone, Aristotele, Erodoto, Demostene, fino ad Atanasio e Proclo."

Accanto ai cosiddetti “classici” figurano anche gli scrittori cristiani e i padri della Chiesa, nonché la Bibbia e in particolare i libri del Nuovo Testamento, i cui testi più antichi sono in greco. Sono opere tramandate nel corso dei secoli attraverso copie realizzate nei territori dove il greco era la lingua comunemente usata, cioè la parte orientale dell’Impero Romano. Di questi territori faceva parte Bisanzio, che dal IV secolo era stata rifondata e, con il nome Costantinopoli, si affermò come centro politico e culturale dell’Oriente per circa un millennio, fino alla caduta dell'Impero Romano d'Oriente. In questa città fiorirono gli studi e i commenti letterari da parte di personalità eccezionali come Fozio, Niceta ed Eustazio. Dopo la caduta di Costantinopoli, il 29 maggio 1453, maestri bizantini giunsero in Italia dall’Oriente per insegnare il greco agli esponenti dell’Umanesimo, il nascente movimento culturale fondato sulla ricerca dell’antico. Da tempo i contatti culturali fra le due città erano stretti: nel 1439 una delegazione bizantina era giunta a Firenze per discutere l’unione tra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica portando i testi dei Padri della Chiesa da utilizzare durante le sedute conciliari: nelle discussioni ci si servì anche del manoscritto con le opere del patriarca Atanasio, in mostra col n. 33.
Nel corso del sec. XV, molti studiosi bizantini, come per esempio Demetrio Damila e Teodoro Gaza, trascrissero su commissione codici che sono poi decorati nelle botteghe di celebri miniatori.

La famiglia Medici giocò un ruolo importante nel far arrivare i libri dall’Oriente. Nel XVI secolo i Medici raccolsero all’interno di un unico edificio l’inestimabile patrimonio della letteratura greca e lo resero disponibile alla comunità: da allora, e ancora, la Biblioteca Medicea Laurenziana custodisce le fonti dirette della cultura greca antica.

Tra i codici esposti, tutti in lingua greca, databili tra IX e XV e tutti appartenenti ai fondi laurenziani, si annoverano esemplari di particolare interesse che attestano la produzione di volumi fondamentali per la nostra conoscenza della letteratura greca antica: di essa noi oggi conosceremmo molto meno senza questi manoscritti.


Tra i codici esposti, tutti in lingua greca, databili tra IX e XV e tutti appartenenti ai fondi laurenziani, si annoverano esemplari di particolare interesse che attestano la produzione di volumi fondamentali per la nostra conoscenza della letteratura greca antica: di essa noi oggi conosceremmo molto meno senza questi manoscritti. Un importante codice miscellaneo (Pluteo 32.9, in mostra col n. 3) contiene le opere di Sofocle, Eschilo, Apollonio Rodio: oltre al testo nei margini sono presenti gli scoli, cioè note di commento con interessanti informazioni sulle opere e sugli autori. Un altro codice di grande formato, comprendente vari scritti di medicina, fu compilato da Niceta (nell'immagine, dalla collezione chirurgica di Niceta, un metodo per riposizionare vertebre dislocate. Le miniature di questa collezione illustrano il "Commentario" ai testi ippocratici sulle lussuazionile di Apollonio di Cizio, vissuto nel I secolo a. C.) e costituisce una fonte unica per molte delle opere che contiene (Pluteo 74.7, in mostra col n.18).


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"Voci dell'Oriente. Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana" Nell'immagine si vede un particolare realizzato tra la fine del XI inizi del XII con la descrizione eseguita da un "singolo scriba in inchiostro marrone in un modo che enfatizza il contrasto tra tratti grossi e sottili". Nel foglio sono illustrati episodi sul lebbroso dei "Vangeli". Questa copia presente in mostra è stata scelta perchè significativa di una narrazione figurativa e il suo "alto grado di conformità con la parola scritta".


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"Voci dell'Oriente. Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana"
Nell'immagine si vede il "Lezionario", Costantinopoli sec. XI. Il volume è aperto sulle pagine "Gesù legge Isaia nella sinagoga di Nazaret". E' un lezionario dei "Vangeli" con poche letturedel Curiosi sono i disegni con schemi di disposizione dei soldati, che accompagnano il testo di un trattato di strategia militare appartenuto all'imperatore Costantino VII Porfirogenito (Pluteo 55.4, in mostra col n. 19). Sono esposti inoltre una decina di manoscritti della Bibbia, che presentano pregevoli miniature, bellissimi esempi dell'arte bizantina, come il Pluteo 6.28 esposto in mostra col n. 26. Infine una copia dei poemi di Omero, trascritta da uno studioso bizantino, Teodoro Gaza, per uno studioso fiorentino, Francesco Filelfo: perfetto testimone del passaggio di consegne avvenuto fra due civiltà (Pluteo 32.1, in mostra col n. 39).

Voci dell'Oriente. Miniature e testi classici da Bisanzio alla Biblioteca Medicea Laurenziana” è promossa dalla Biblioteca Medicea Laurenziana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze nella Biblioteca Medicea Laurenziana, Piazza San Lorenzo 9, Firenze dal 4 marzo 2011 al 30 giugno 2011. L'omonimo catalogo, curato da Massimo Bernabò, è pubblicato da Ed. Polistampa. Orario mostra: lunedì – sabato ore 9,30 – 13,30 (chiuso festivi). Biglietti: € 3,00 – € 2,50

Indice eventi alla Biblioteca Medicea Laurenziana

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Pagina pubblicata il marzo-2011 - Aggiornato il 31-Mar-2011