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Firenze
A Cinquecento anni de Il Principe
di Niccolò Machiavelli 1513-2013

È avvenuta la Rievocazione del "Bando di Cattura" di Niccolò Machiavelli 19 febbraio 1513 – 19 Febbraio 2013

Rievocazione del "Bando di Cattura di Niccolò Machiavelli
19 febbraio 1513 – 19 Febbraio 2013

Il 19 Febbraio 2013 alle ore 15,30 partirà dal Palagio di Parte Guelfa un gruppo storico che rievocherà il 19 Febbraio 1513, quando, un gruppo di banditori percorse Firenze per proclamare ai cittadini il Bando di Cattura nei confronti di Niccolò Machiavelli. Il bando è datato 19 febbraio 1512, ma tenuto conto che allora l’anno fiorentino cominciava il 25 marzo la data corrispondente è il 1513.

L'iniziativa è curata dal "Comitato per le Celebrazioni del V centenario della stesura de “Il Principe” di Niccolò Machiavelli" istituito dal Comune di Firenze con la Harvard University, Villa I Tatti di Firenze.
La rievocazione è stata presentata al Museo Nazionale del Bargello da Valdo Spini, Presidente del Comitato, con Sergio Givone, Assesssore alla Cultura del Comune di Firenze, Beatrice Paolozzi Strozz,i Direttore del Bargello e con gli studiosi dell’Università di Harvard Lino Pertile, Stephen Milner e Nicoletta Marcelli.
Gli studiosi dell’Università di Harvard hanno ritrovato nell’Archivio di Stato di Firenze l’originale documento del Bando di Cattura. La sua lettura accompagnerà la rievocazione.
Il testo originale: " Die xviiii februarii 1512
Gli Spectabili et Degnissimi Octo di Guardia et Balìa della ciptà di Firenze, fanno bandire et publicamente notificare a ogni et qualunche persona di qualunche stato, grado, o condizione si sia che sapessi, o havessi, o sapessi chi havessi o tenessi Niccolò di messer Bernardo Machiavegli lo debba, intra una hora dal hora del presente bando, haverlo notificato a deti Signori Octo sotto pena di bando di ribello et confiscatione di loro beni, notificando che paxato detto tempo non sene riceverà scusa alchuna
Banditto per me Antonio di Chimentti questo dì 19 di febraio 1512
."

Cosa era successo? Nel settembre 1512, i Medici avevano ripreso il potere a Firenze e Niccolò Machiavelli, segretario della seconda cancelleria della Repubblica fiorentina, aveva perso il suo ufficio.
Successivamente il suo nome era stato rinvenuto in un elenco di potenziali simpatizzanti trovato addosso ad uno dei congiurati che cercavano di rovesciare il governo mediceo. Le autorità non persero tempo: emisero questo bando e riuscirono a catturare Machiavelli, che venne imprigionato al Bargello e sottoposto a tortura. Però, mentre i capi della cospirazione furono giustiziati sommariamente e i loro collaboratori esiliati, non fu mai trovata alcuna prova del diretto coinvolgimento di Machiavelli nella congiura. In seguito, grazie all’amnistia generale concessa per l’elezione di Giovanni dei Medici a Papa col nome di Leone X, nel marzo 1513, Machiavelli fu rilasciato e tornò nella sua tenuta in campagna a Sant’Andrea in Percussina, nel Comune di San Casciano.

A Sant'Andrea a Percussina, nei mesi successivi, Machiavelli lavorò alla stesura del suo capolavoro di scrittore e di politico, “Il Principe”.
Ciò risulta da una lettera del 10 dicembre 1513 di Machiavelli a Francesco Vettori (suo ex collega nelle missioni diplomatiche della Repubblica che era riuscito a “riciclarsi” nel regime mediceo) dove gli comunica di avere composto un trattato: “De Principatibus”, poi comparso col titolo italiano “Il Principe”.

La rievocazione storica, 500 anni dopo, dà avvio alle celebrazioni del V Centenario de Il Principe di Niccolò Machiavelli che si svolgeranno durante tutto il corrente anno.
Il Principe”, diede fama mondiale a Machiavelli tanto che a distanza di 500 anni è ancora uno dei libri italiani più tradotti nel mondo.

 

Nel 2013: Eventi e Mostre a Firenze

 

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Pagina pubblicata il 02-2013 - Aggiornato il 06-Giu-2015