|
|
"ANDREA
COMMODI dall'attrazione per Michelangelo all'ansia del
nuovo"
a cura di Gianni Papi e Annamaria Petrioli Tofani
17 maggio – 31 agosto 2012 - Casa
Buonarroti, Firenze
"Andrea
Commodi copista
di rispetto" presentazione di Pina Ragionieri
©www.zoomedia.it - 16 maggio 2012 vanna innocenti
"ANDREA COMMODI dall'attrazione per Michelangelo
all'ansia del nuovo"
Nell'immagine, la prima delle quattro sale espositive della mostra alla Casa
Buonarroti
dedicata a Andrea Commodi. Sono disponibili per i visitatori oltre 40 disegni
prestati dal cospicuo nucleo di fogli autografi (1560 - 1638) presenti al Gabinetto
Disegni
e
Stampe degli Uffizi di Firenze e posti, nel percorso, in confronto diretto con
gli originali disegni e bozzetti
di Michelangelo presenti nella collezione della Casa Buonarroti.
Nelle immagini sono proposti alcuni dei
confronti visivi tra
gli originali
di
Michelangelo
e
le copie del Commodi resi possibili dalla mostra. |
|
|
In alto, due teste
disegnate su carta con matita rossa. A sinistra, del Buonarroti, lo "Studio
di testa per la Madonna del Tondo Doni". Accanto la copia del Commodi
ispirata dal disegno precedente e affrontata "con piena consapevolezza
del suo significato stilistico e della sua forza espressiva" (Tofani).
La comparazione è resa possibile anche tra
i disegni tratti da modelli in posa del Commodi
(a lui attribuiti grazie ai lunghi studi di Annamaria Petrioli
Tofani sul nucleo di fogli conservati nel Gabineto
Disegni e Stampe degli
Uffizi) e gli originali
bozzetti michelangioleschi della ricca collezione di proprietà della
Casa
Buonarroti. Nell'immagine a sinistra proponiamo "Lo studio di un torso maschile",
realizzato
su carta
bianca con matita nera, carboncino e sfumino dal Commodi. Sotto,
l'immagine del "Dio fluviale" di 22 cm di lunghezza di Michelangelo
costruito
in
sego, pece,
cera
e
trementina. La figura, "scolpita con le dita de la pratica in
pochi tratti" è molto vicina con "l'emozionante modello di grandi
dimensioni
e di indiscussa autografia" esposto nel Museo della Casa Buonarroti.
|
|
La mostra vuole inoltre provocare una verifica
scientifica dal punto di vista collezionistico e, nel ricostruire
oggi, il rapporto tra Andrea Commodi e Michelangelo, tende ad una
rivalutazione
complessiva dell'artista incitando su di lui un'attenzione maggiore
di quella fin oggi
riservata.
Andrea Commodi, "nel contesto dei pittori fiorentini
suoi coetanei e compagni, e rispetto ai suoi maestri Alessandro Allori
e Santi di Tito, dimostra da subito - in particolare per quanto riguarda
i cimenti grafici - un'indole sperimentale e indagatrice, potentemente
anticonformista. Negli studi databili agli anni ottanta del Cinquecento,
in cui l'artista comincia a confrontarsi con Michelangelo, è presente,
accanto al devoto omaggio verso il Maestro, una forzatura espressionista
di quel medesimo omaggio. Più o meno in questi anni si collocano
pure i famosi disegni tratti da modelli in posa, di incredibile novità e
modernità, che rompono con la tradizione accademica nella ricerca
di una resa del vero spesso cruda e violenta a livello di segno ma anche
a livello luministico. Si tratta di un fenomeno che, sul piano grafico,
non trova paragoni nel suo tempo e che corrisponde a un vero e proprio
azzeramento linguistico a fronte di una nuova espressività."
©www.zoomedia.it - 16 maggio 2012 vanna
innocenti
"ANDREA COMMODI dall'attrazione per Michelangelo
all'ansia del nuovo"
Nell'immagine una delle sale espositive con i grandi pannelli dipinti
del Commodi. Sulla sinistra, uno dei dipinti provenienti dalla casa professa
dei gesuiti (cappella di Odoardo Farnese) e sulla destra lo "Studio
per la Caduta degli angeli ribelli" conservato nei depositi di Palazzo
Pitti (molto probabilmente, anche se vi sono opinioni diverse, uno
studio parziale per il grande affresco che il Commodi avrebbe dovuto
eseguire
sulla parete
di
fondo
della Cappella
di fondo fatta costruire da Paolo V nel suo palazzo di Montecavallo,
l'attuale palazzo del Quirinale).
L'iniziativa risalta quindi la ricca
personalità del
Commodi e tramite la selezione di opere grafiche e pittoriche evidenzia
un artista colto e complesso. Andrea trascorse un lungo e proficuo
soggiorno a Roma:
circa trent'anni, dal 1592 al 1622, con un'interruzione cortonese
di almeno tre anni. In mostra vi sono opere significative dei diversi
periodi. Al suo ritorno definitivo a Firenze, il pittore fu spesso
ospite della Casa Buonarroti: un'amicizia testimoniata in mostra dall'autoritratto
da lui donato a Michelangelo il Giovane.
|
La Casa Buonarroti è aperta al pubblico in orario:
10-17, chiuso il martedì.
Il biglietto d'
ingressoè di € 6,50 intero; € 4,50 gruppi, studenti
(scuole secondarie di secondo grado e universitari), anziani (oltre
65
anni), membri FAI e Touring
Club; € 2,25 studenti scuole primarie e secondarie di primo grado; € 8,50
è il costo del biglietto cumulativo con il complesso monumentale di Santa
Croce.
Su prenotazione, sono possibili aperture straordinarie fuori orario per gruppi.
|
Nell'immagine, il grande dipinto su tela, 300x230, "Natività di
Maria"
attribuito dal curatore della mostra, Gianni Papi, al soggiorno cortonese
del Commodi. L'opera proviene dalla Chiesa di San Michele Arcangelo di
Foiano della Chiana.
©www.zoomedia.it - 16 maggio 2012 vanna innocenti
"ANDREA COMMODI dall'attrazione
per Michelangelo all'ansia del nuovo"
Nell'immagine, un momento dell'introduzione
all'artista Commodi e alla mostra a lui dedicata alla Casa
Buonarroti da parte di Pina Ragionieri, definita il "motore delle iniziative".
Con
lei
hanno partecipato alla conferenza stampa: Annamaria Petrioli
Tofani e Gianni Papi, curatori della mostra; Eugenio Giani, Presidente della
Fondazione Casa Buonarroti e Ugo Bargagli Stoffi, funzionario dell'Ente
Cassa Risparmio di Firenze finanziatrice della
mostra.
Alla Casa Buonarroti
Arte: mostre
concluse
Arte: eventi
in programma e in corso
|
|