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Firenze

LA MADONNA DI BRUGES
alla Casa Buonarroti fino al 16 novembre 2009
orario: 9.30 - 14.00, chiuso il martedì
Su prenotazione, aperture straordinarie fuori orario per gruppi

" La Madonna di Bruges spicca senza dubbio tra le opere in marmo di Michelangelo per la sua bellezza, per l'incanto del suo volto idealizzato dall'artista come gioventù resa eterna da castità e purezza, ma anche per il perdurante mistero che la circonda. Non si sa la data precisa della sua realizzazione, data che certamente non può andare oltre l'inizio del 1506, per gli evidenti motivi stilistici che riportano alla Pietà Vaticana ma anche per due riferimenti del Carteggio di Michelangelo. Risale infatti al 31 gennaio di quell'anno una lettera inviata dall'artista, allora a Roma, al padre in Firenze, nella quale si parla di una "Nostra Donna di marmo" da trasferire segretamente nella casa di famiglia, senza permettere ad alcuno di vederla. Un'altra lettera fu inviata da un certo Giovanni Balducci il 13 agosto di quello stesso 1506 al Buonarroti per presentargli una dettagliata proposta di trasporto dell'opera nelle Fiandre.

La Madonna partì dunque per le Fiandre e raggiunse la chiesa di Notre-Dame a Bruges senza essere stata vista, in Firenze e in Italia, nemmeno dai più intimi collaboratori di Michelangelo. Non meraviglia perciò che, parlandone a distanza di circa cinquant'anni, nel 1553, Ascanio Condivi, fedele biografo del Maestro, ne dia le indicazioni inesatte che qui riportiamo: "[Michelangelo] gittò anche di bronzo una Madonna col suo figliuolino in grembo, la quale da certi mercanti fiandresi de' Moscheroni, famiglia nobilissima in casa sua, pagatagli ducati cento, fu mandata in Fiandra".
Quindici anni dopo, nell'edizione giuntina delle Vite, Giorgio Vasari riprese la notizia, aggiungendo però che si trattava di un tondo. Lo stesso Stendhal riteneva l'opera di bronzo; e ancora di "un tondo in bronzo" parlava nel 1873 Aurelio Gotti, nella sua biografia di Michelangelo.
La Madonna di Bruges torna a noi proprio come ne favoleggiarono le antiche fonti: una riproduzione a grandezza naturale, in bronzo, di questo emozionante capolavoro giovanile di Michelangelo, opera di pregevole, alto artigianato compiuta nella Fonderia artistica Ferdinando Marinelli, viene ospitata nel Museo della Casa Buonarroti fino a lunedì 16 novembre 2009.
Questa piccola e preziosa mostra espone anche l'opera in edizione originale dei due antichi biografi, Condivi e Vasari, e il foglio autografo di Giovanni Balducci appena citato e conservato nell'Archivio Buonarroti." c.s.


©www.zoomedia.it - vanna innocenti 2009
Lettera da Roma di Michelangelo al padre in Firenze
dove si parla di una "Nostra Donna di marmo"


©www.zoomedia.it - vanna innocenti 2009
Nell'immagine la copia della Madonna di Bruges realizzata in bronzo
con il suo autore, Ferdinando Marinelli e, di spalle, il Presidente Della
Fondazione Casa Buonarroti, Eugenio Giani. L'opera, dal 7 dicembre
2009, sarà collocata all'interno della Basilica of the National Shrine
of the Immaculate Conception Washington DC, U.S.A.

Indice Casa Buonarroti

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Pagina pubblicata il 10-11-2009 - Aggiornato il 14-Lug-2016