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Firenze

Mostre al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi

Fausto Melotti graphikòs
Dal 25 maggio al 29 agosto 2010


©www.zoomedia.it vanna innocenti 24 maggio 2010 - Fausto Melotti graphikós
Dalla recente donazione di centotrentadue opere grafiche, voluta in ricordo del padre, Fausto Melotti, della figlia Marta alle collezioni del Gabinetto disegni e Stampe degli Uffizi, nasce la prima mostra dedicata a Melotti in sala Detti e della Stufa al II piano degli Uffizi. Si tratta anche della prima, di una serie di iniziative internazionali, che saranno dedicate a Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986), nei prossimi anni.


©www.zoomedia.it vanna innocenti 24 maggio 2010 - Fausto Melotti graphikós
Nell'immagine, in sala Detti, con la selezione di opere grafiche proposte tra quelle donate agli Uffizi, la scultura in ottone di Fausto Melotti del 1985, "Fantasia schematica", da un suo disegno del 1967.

A destra, a matita su cartoncino, il disegno - progetto per scultura "Fantasia schematica ". Il foglio fu realizzato 17 anni prima della scultura ed ora è in mostra in confronto con la scultura realizzata più tardi. Le due opere sono conservate nell'Archivio Fausto Melotti di Milano, ora in prestito per "graphikós".

La mostra ripercorre le linee fondamentali del pensiero di Melotti, a partire dagli esordi artistici negli anni Venti fino alle opere della sua piena maturità. Il percorso e il catalogo, sono stati curati da Marzia Faietti, Alessandra Griffo, Giorgio Marini, Sergio Risaliti e Ilaria Rossi.

"Quarantuno disegni, una selezione di dodici tra stampe sciolte e cartelle, e due delle sue celebri “anti-sculture”, strutture metalliche filiformi, simili a grafismi leggeri sospesi nello spazio, consentono di seguire l’evoluzione di questo protagonista dell’arte del ventesimo secolo, dagli esordi negli anni Trenta, legati alla nascita dell’astrattismo in Italia, fino alla piena maturità.
Attento interprete del proprio tempo e in questo senso in contatto con l’amico Lucio Fontana e avvicinato inoltre dalla critica a certo Surrealismo, ma anche ad Alberto Giacometti e Alexander Calder, Fausto Melotti fu soprattutto fedele a se stesso e alla propria visione, sempre poetica e talvolta non priva di ironia, del mondo e della vita."

 

Nell'immagine a destra, la scultura in ottone del 1979, "Ultimo canto di Orfeo" (prestito da collezione privata) in sala Detti ©www.zoomedia.it vanna innocenti 24 maggio 2010 ; una delle "anti-sculture”, strutture metalliche filiformi, simili a grafismi leggeri sospesi nello spazio, rappresentative del pensiero di Fausto Melotti.


©www.zoomedia.it vanna innocenti 24 maggio 2010 - Particolare dell'opera "Senza titolo", acquaforte e acquatinta, del 1976 di Fausto Melotti in "graphikós" nella Sala del Camino. La mostra è visitabile negli orari della Galleria degli Uffizi, dal martedì alla domenica, dalle ore 8.15 alle ore 18.50. L'ingresso è gratuito in abbinamento con il biglietto della Galleria degli Uffizi.

Fausto Melotti
"Nato a Rovereto, vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza tra il Trentino e Firenze, laureatosi in ingegneria a Milano e infine approdato alla classe di scultura dell’Accademia di Brera, fece tesoro di questi anni di formazione, divisi tra lo studio della matematica e dei classici, l’amore per l’arte e l’esercizio della musica.
Altrettanto importante fu l’ambito familiare e di amicizie di cui facevano parte il cugino Carlo Belli e Gino Pollini, con i quali nei primi anni Venti frequentò l’ambiente futurista di Rovereto e, poco più tardi a Milano, l’avanguardia del razionalismo architettonico italiano, fondamentale per la formazione del movimento astrattista milanese, che faceva capo alla Galleria del Milione, di cui Carlo Belli fu teorico riconosciuto e Melotti protagonista, tra gli altri, con Lucio Fontana.
I disegni degli anni Venti e Trenta rinviano a questi percorsi formativi e documentano dell’adesione all’astrattismo. I soggetti e i miti della classicità, come ad esempio Hermes, Euridice, Orfeo (1926), interpretati con spirito originale pur consapevole dei contemporanei movimenti metafisici, si alternano quindi a invenzioni che maggiormente risentono della componente matematico-ingegneristica della sua educazione e della continua riflessione sul linguaggio e le strutture musicali.
La seconda guerra mondiale costituì una cesura drammatica nell’evoluzione del pensiero e dell’arte di Melotti, e rappresentò un periodo di crisi e di stasi creativa. L’artista ne uscì applicandosi alla ceramica e realizzando i cosiddetti “Teatrini”, scatole sceniche di impianto narrativo eseguite in terracotta e materiali poveri a cui si collega un precoce Disegno del 1940. Fondamentale fu inoltre il ricorso alla meditazione poetica, come una nuova versione di Euridice, disegno del 1955, sembra voler suggerire, e come più tardi confermano le due raccolte di aforismi e poesie significativamente intitolate Linee.
Dalla fine degli anni Cinquanta in poi la sua vena creativa predilige infatti forme sempre più lineari. E’ così nei disegni e nelle sculture, simili a grafismi leggeri sospesi nello spazio.
All’ultimo periodo appartengono invenzioni che si arricchiscono di una felice componente cromatica presente anche nelle stampe esposte nella Sala del Camino. E’ questo un campo al quale Melotti si dedicò a partire dal 1969 prediligendo soggetti e composizioni che in un certo senso riassumono tutta la sua precedente attività.

 

Mostre ed eventi trascorsi al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi:
- Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato. Disegni per sculture 1910-1972
- "Il dolce potere delle corde" Orfeo, Apollo, Arione e Davide nella grafica tra Quattro e Cinquecento"
- I "libri di stampe" dei Medici e le stampe in volume degli Uffizi
- "La donazione Giulia Napoleone"
- Linea II. "Tangenze, Intrecci, Nodi, Labirinti. Strutture e significati della linea tra antico e contemporaneo"
- 4 novembre 1966 Fotografie dell'alluvione di Firenze
- Fausto Melotti graphikòs
- Innocente e calunniato. Federico Zuccari (1542-1609) e le vendette d’artista - Contributo: "L'uomo che criticò la Gioconda (e non soltanto)"
- Mostre ed eventi nel 2008
- Firenze 1944-1945 - danni di guerra
- De Ludo Scachorum, un manuale sul gioco degli scacchi scritto e illustrato dal frate Luca Pacioli
- Albrecht Dürer Incisore. - Originali, Copie e Derivazioni nelle Collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
- Albrecht Dürer e l’Italia alle Scuderie del Quirinale - Roma
- LINEA I : Grafie di immagini, tra Quattrocento e Cinquecento
- Lo sguardo inquieto dell’Avvoltojo Subalpino - Opere su carta di Italo Cremona (1905-1979)
- Le acquisizioni 2005 del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
- Mostra di una selezione di opere della donazione di Giannino Marchig
- VIII edizione della Settimana della Cultura dal 2 al 9 Aprile 2006
- Bramante e gli altri - Storia di tre codici e di un collezionista
- Futurismo e Bon Ton i fratelli Thayaht e Ram
- CECCO BONANOTTE, LA DIVINA COMMEDIA
- LA TOSCANA DI JOSEPH PENNELL TRA OTTO E NOVECENTO
- LA MENTE DI LEONARDO - Al tempo della battaglia di Anghiari ( 1504-1506 )

Altre mostre ed eventi sul disegno e grafica
Rembrandt e Morandi mutevoli danze di segni incisi
Museo Morandi - Bologna 1 novembre 2006 - 7 gennaio 2007

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Pagina pubblicata il 06-2010 - Aggiornato il 18-Giu-2010