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Firenze

Mostre nel Museo di San Marco

"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato"
22 marzo – 12 giugno 2011 - Nell'ambito di Restituzioni 2011
"Il Tabernacolo dei Linaioli: l'opera" di M. Scudieri, direttore del Museo di San Marco


©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 2011
"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato" è luminosamente in mostra al Museo di San Marco. L'opera, dopo dieci anni dalla partenza per i laboratori di restauro dell'Opificio delle Pietre Dure della Fortezza, con il contribuito di ARPAI, Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano, è in mostra nella Biblioteca di Michelozzo in un percorso monotematico curato da Magnolia Scudieri, Lia Brunori e Marco Ciatti con l'allestimento di Claudia Gerola e realizzata grazie al progetto Restituzioni 2011 (in corso a Palazzo Pitti) di Intesa Sanpaolo che da ventidue anni interviene a favore del patrimonio artistico italiano i collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


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"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato", dipinto dall'Angelico negli anni 1433-1435, è una delle più significative opere d'arte del primo Rinascimento e il restauro, che ha provveduto ad assicurare la sua durata conservativa e lo studio di aspetti più complessi e remoti, ha permesso anche di ritrovare la sua nitidezza, la trasparenza e la luminosità delle pittore.


Nell'immagine sulla sinistra si possono vedere i segni delle lesioni pittoriche sul volto del Bambino in fase di restauro.

"Le ragioni della complessità del restauro del dipinto dell'Angelico - spiega Marco Ciatti, direttore dell'Opificio delle pietre Dure e responsabile del restauro - risiedono nella particolare natura dell'oggetto, non una normale pala d'altare, ma un tabernacolo, cioè una architettura tridimensionale variamente articolata con un doppio tavolato di fondo, così da assicurare la necessaria robustezza, una cornice a strombo di legno pieno di ben 19 centimetri di profondità, e due ante, dipinte sulle due facce, in grado di poter conferire all'opera due diverse immagini, da aperta e da chiusa."

"Il Tabernacolo con le ante aperte - introduce la Soprintendente Cristina Acidini - ci si rivela quale dovette essere per i contemporanei: una visione del Paradiso, con il patrono San Marco presente due volte per accogliere i devoti fuori dalle porte e per assisterli dentro, introducendoli alla Madonna e al Bambino entro un’arcata d’Angeli musicanti. Il Paradiso secondo i Linaioli, dove l’oro si fa luce e la luce si fa stoffa d’oro, dove le stelle punteggiano la volta celeste col rigore di un tessuto allucciolato, scorciato in un’impeccabile prospettiva. Le raffinatezze della pittura del Beato Angelico, pienamente intelligibili dopo il sapiente restauro, testimoniano un momento altissimo dell’arte fiorentina e altresì dimostrano l’impegno dei committenti, così come la maestria del Ghiberti e, nel suo specifico, di quel falegname altrimenti sconosciuto - Jacopo vocato papero di Piero legnaiolo - che seppe tradurre il progetto in una struttura lignea di tale armoniosa ed efficace complessità."


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"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato", Nell'immagine è riprodotta un'inquadratura da una delle postazioni multimediali interattive presenti nella Biblioteca Monumentale del Michelozzo che integrano le spiegazioni sugli aspetti storico artistici dell'Opera e del restauro. Si notano alcuni particolari di una parte nodale del dipinto come il manto azzurro della Madonna con il fermaglio rotondo con cui è agganciato e la bordatura con caratteri riccamente ornati che compongono un'invocazione a Maria e, tra le parole, l'abbellimento con rosette gioiello tutto fatto risaltare dall'oro utilizzato dal pittore. Sulla destra dell'immagine, a confronto, sono riportati i particolari dell'abito e del manto con descrizioni disegnate e ingrandite. Alcuni disegni in mostra dettagliano singole parti del Tabernacolo.


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"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato". L'immagine mostra un particolare del telo "Lampasso lanciato e broccato, seta e filato metallico" della collezione Franchetti conservata nel Museo del Bargello. Il reperto è di manifattura turca e risale alla metà del XVI secolo.


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"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato". L'immagine mostra un'inquadratura d
elle teche del percorso nella Biblioteca Monumentale del Michelozzo dove sono esposti alcuni teli e frammenti di significativi campioni tessili in uso nei secoli dal XIV al XVI. I motivi decorativi degli esemplari scelti mostrano i legami con la decorazione dei panni dipinti dall'Angelico per l'Arte dei Linaioli. Adagiato sul raso verde, in particolare, viene mostrato il frammento irregolare del XIV secolo di "Lampasso lanciato, seta e filato metallico", fondo in raso blu, operato in taffetas oro, n. 610, della collezione Franchetti, conservata nel Museo del Bargello. Il campione dimostra la gran fortuna nell'Europa del secondo Medioevo di questi "panni tartarici", tanto che le decorazioni vennero riprese dalle manifatture tessili, lucchesi e veneziane, e dai pittori italiani.


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"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato". Nelle
teche, vicino alle testimonianze delle manifatture tessili che rimandano al "diffuso gusto tanto in voga nella Firenze del Quattrocento", sono presentate anche le ricostruzioni e gli schemi geometrici dei decori dei tessuti dipinti da Fra' Angelico (Patrono degli Artisti dal 1986) per l'Arte dei Linaioli, Rigattieri e Sarti. Un rilievo in oro sgraffito del tessuto a ogive, riprodotto da Isabella Bigazzi, dal lato esterno del Tabernacolo dall'Angelico è mostrato nell'immagine.


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"Il Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico restaurato" in mostra nella monumentale Biblioteca di San Marco fino al 12 giugno 2011. La Biblioteca Monumentale del Museo di San Marco è in Piazza San Marco 3, a Firenze. Apertura dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,50. Sabato, Domenica e festivi dalle ore 8,15 alle ore 16,50. Durante il periodo della mostra il Museo rimane aperto tutte le domeniche. Chiusura il secondo e il quarto lunedì di ogni mese. L’ingresso alla mostra è incluso nel prezzo del biglietto del Museo. Prezzo del biglietto: € 4,00 intero, € 2,00 ridotto. Accesso gratuito nella Settimana della Cultura (9 - 17 aprile 2011). Prenotazione presso Firenze Musei ( tel. 055.294883 ): € 3,00; prenotazione obbligatoria per i gruppi.

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Indice Mostre al Museo di San Marco
Archivio mostre:

- 2008-2009: "
L'Angelico ritrovato. Studi e ricerche"
- 2006:
Miniatura Umbra del Rinascimento - Suggerimenti per un percorso artistico

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Pagina pubblicata il 03-2011 - Aggiornato il 27-Mar-2011