Mostre in Palazzo
Strozzi e al CCCS - Strozzina
"La Primavera del Rinascimento. La
scultura e le arti a Firenze 1400-1460" - Cronologia
essenziale del periodo - Attività in
città nel periodo
della mostra
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marzo 2013
E' aperta a Firenze, fino al 18 agosto 2013, la
mostra La
Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460. Una proposta
di 140 opere provenienti dai più importanti musei
del mondo. Una selezione tra le più significative
opere, con una particolare messa a fuoco sulle sculture, di
quella innovativa e rivoluzionaria produzione che da Firenze
diede vita
al Rinascimento e che troviamo riunite e poste in confronto
con quelle originali dell'Età Classica citate dai grandi
artisti del primo '400. L'immagine mostra i capolavori esposti
della seconda sezione della mostra: "l'alba
del Rinascimento". Troviamo affiancati i due rilievi
con Il
sacrificio di Isacco che furono realizzati da Lorenzo Ghiberti
e da Filippo Brunelleschi (bronzi in parte dorati conservati
al Museo
Nazionale
del Bargello di Firenze) per il concorso del
1401 per la seconda porta del Battistero di San Giovanni. Lo Spinario (arte
romana in marmo italico del I° secolo a.C. proveniente alla
mostra dalla Galleria Estense di Modena) e il Torso di Centauro
(del I secolo d.C., marmo rosso antico, proveniente da
The Metropolitan Museum di New York) ai
lati dei rielievi sono gli capolavori antichi
citati dai concorrenti nella loro composizione. Il Modello
ligneo della Cupola del
Brunelleschi (in prestito dal Museo dell’Opera di Santa
Maria del Fiore), che domina la sezione, riporta in mostra un
po' di quel clima che si viveva a Firenze negli anni della costruzione
della cattedrale, cantiere che contribuì alla crescita
del nuovo linguaggio rinascimentale.
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La Primavera del
Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460 è il
frutto della collaborazione, sorta qualche anno fa nella
mostra dedicata a Desiderio
da Settignano al Bargello, tra
la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo del Louvre ed è
stata curata da Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del
Museo Nazionale
del Bargello e da Marc Bormand, conservateur
en chef al dipartimento di Scultura del Museo del Louvre.
In virtù di questa collaborazione la mostra aperta a Firenze
in Palazzo Strozzi fino al 18 agosto 2013, si sposterà dal
26 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 al Musée du Louvre di
Parigi.
Una
molteplicità di
opere di artisti
come Masaccio, Filippo
Lippi,
Andrea
del Castagno, Paolo Uccello descrivono il Rinascimento di quei
sessant'anni nelle diverse arti figurative, oltre la sculture.
Nell'immagine si vede un particolare delle bordure punzonate
su legno intagliato,
dipinto e dorato della statua del Santo
Stefano del 1409
circa di Francesco di Valdambrino
(Siena 1375 circa-1435. Uno dei partecipanti del concorso del 1401),
proveniente
dal
Museo
della
Collegiata
di Sant'Andrea di Empoli.
Tra
i molti capolavori rinascimentali restaurati, in Italia
e in Francia con i finanziamenti congiunti della Fondazione Palazzo
Strozzi e del Museo del
Louvre, sono tornati a ‘nuovo
splendore’ opere imponenti come il San Ludovico di
Tolosa, simbolo del genio sperimentale di Donatello (Donato
di Niccolò di Betto Bardi; Firenze 1386 circa-1466) degli
anni 1422-1425, dell'altezza di cm 285 e realizzato
in bronzo dorato, smalti e cristalli
di rocca; nell'immagine se ne vede un particolare; prestito
alla mostra del Museo dell'Opera di Santa Croce di Firenze.
Risplendono anche l'
Incoronazione di Maria di Dello Delli dall' Ospedale
di Santa Maria Nuova di Firenze, La Giustizia di Giovanni
Pisano dalla Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola
di Genova, Due spiritelli di Donatello dalla Cantoria
del Duomo prestito dell'Institut de France, Musée Jacquemart-André di
Parigi, la Madonna col Bambino della Bottega di Lorenzo
Ghiberti proveniente dalla Venerabile Arciconfraternita della
Misericordia di Firenze, ...
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Le grandi statue nella sezione de La romanitas civile e
cristiana: il San Matteo di Lorenzo Ghiberti , il
restaurato San
Ludovico di Tolosa e Abramo e Isacco di Donatello
Il percorso tende a spiegare come il Rinascimento
in scultura preceda e influenzi, a Firenze, tutte le altre arti,
compresa
la pittura. Si snoda tra le opere di Donatello,
del Ghiberti, di Brunelleschi, di Nanni di Banco, di Luca della
Robbia, di Nanni di Bartolo,
di Agostino
di Duccio, di Michelozzo, di Desiderio da Settignano, di Mino
da Fiesole.
È suddiviso
in dieci sezioni s temi: L’eredità dei padri,
Firenze 1401: l’alba del Rinascimento, La romanitas civile
e cristiana, “Spiritelli” tra sacro e profano, La rinascita
dei condottieri, Pittura scolpita, La storia in prospettiva, La
diffusione della bellezza, "Bellezza e carità. Ospedali,
orfanotrofi, confraternite", Dalla città al palazzo.
I nuovi mecenati. Di seguito, le immagini, mostrano alcune
opere e alcune sezioni della mostra.
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La Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460.
La Cassetta della Sacra Cintola, del 1446-1448, in rame dorato, avorio,
legno, opera di Maso
di
Bartolomeo (Capannole Valdambra 1406-Ragusa di Dalmazia 1456) proveniente dal
Museo
dell’Opera
del Duomo di Prato.
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La Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460
Nella sezione: La rinascita dei condottieri, è
ospite la Protome
Carafa, il bronzo del 1455 circa
di Donatello (Donato di Niccolò di
Betto
Bardi; Firenze 1386 circa-1466) proveniente
dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in confronto con l'arte
greca, sulla sinistra dell'immagine, della Protome
Medici, bronzo della metà del IV secolo a.C.,
proveniente alla mostra dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
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La Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460
Ancora nella sezione: La rinascita dei condottieri il
Marco Aurelio, il bronzo con tracce
di smalti
e doratura, alto cm 38 del 1440-1445 del Filarete (Antonio di
Pietro Averlino; Firenze 1400 circa-Roma 1469),
proveniente dal Skulpturensammlung,
Staatliche Kunstsammlungen di Dresda.
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La Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460
Nella sezione dedicata a: La diffusione della bellezza nel Rinascimento
troviamo tra le tante proposte, la Madonna col Bambino del 1425-1430
circa, realizzata in stucco dipinto e dorato
nella
Bottega di Lorenzo Ghiberti e la Madonna
col Bambino in terracotta invetriata e dorata del 1450-1460
di Luca della Robbia (Firenze 1399/1400-1482). |
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"Bellezza e carità. Ospedali, orfanotrofi, confraternite" nelle
opere di Gentile da Fabriano, Dello Delli, Gherardo di Giovanni
e il grande affresco staccato: Martino V consacra la chiesa
di Sant’Egidio nel 1420 di
Bicci di Lorenzo (Firenze 1373-1452).
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La Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400-1460.
Le medaglie di bronzo di Piero e Giovanni de' Medici, di
Cosimo de' Medici “pater
patriae”, i busti di arte romana avvicinati a quelli
di Desiderio da Settignano, di Mino da Fiesole, del Verrocchio,
del
Rossellino nella sezione: Dalla città al palazzo. I nuovi
mecenati .
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Nell'immagine l'Altana
di Palazzo Strozzi con la sua vista panoramica sulla città durante
la conferenza stampa della mostra La
Primavera del Rinascimento.
La scultura e le arti a Firenze 1400 1460. Erano
presenti i rappresentanti
delle istituzioni promotrici ed organizzative dell'iniziativa:
la Fondazione Palazzo Strozzi,
il Museo
del Louvre,
il Ministero
per i Beni
e le
Attività Culturali, la Soprintendenza PSAE e per il
Polo Museale della città di Firenze e dal Museo Nazionale
del Bargello, la partecipazione del Comune di Firenze, la
Provincia di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze e l’Associazione
Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. La mostra è stata
sostenuta dall’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze.
Il catalogo, curato da Beatrice
Paolozzi Strozzi e Marc Bormand, è pubblicato in tre lingue:
l'edizione italiana e inglese è pubblicata da Mandragora
Firenze; l'edizione francese da Éditions
du Louvre e Officina Libraria. L'esposizione è aperta
tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 20.00 e il Giovedì dalle
ore 9.00 alle 23.00 .
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