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Firenze

Mostre nella Villa Medicea della Petraia

"LE PASSIONI DEL RE"
Paesi, cavalli e altro a Firenze al tempo dei Savoia
10 novembre 2011 - 10 febbraio 2012

"Le passioni del Re" è la mostra allestita in due sale al piano terreno della Villa Medicea della Petraia, nella residenze medicea abitata dai Savoia nel periodo di Firenze Capitale. La villa si presenta tuttora con gli arredi interni della sistemazione sabauda. La Petraia, abitata da Rosa Vercellana, contessa di Mirafiore, ricordata come la “Bella Rosina” e dal 1869 moglie morganatica del re, è sede appropriata per mettere a fuoco aspetti privati della vita di Vittorio Emanuele II re d’Italia, nel contesto delle trasformazioni avvenute negli anni di Firenze capitale.
Nelle stanze dell’appartamento del primo piano si ritrova il senso di un luogo corrispondente al desiderio del re di una vita più appartata, lontana dalla corte, dedita al piacere della caccia e ai passatempi dei giochi della sala da biliardo ( mantenuta con tutti arredi originali così come la camera da letto della contessa).

La mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, è frutto della ricerca documentaria svolta per l’occasione nell’ Archivio della Guardaroba di Palazzo Pitti – nell’ambito di un progetto di tirocinio in base a una convenzione tra l’Università degli Studi di Firenze e il Polo Museale Fiorentino – che ne ha costituito il supporto scientifico e tramite l’approfondimento di aspetti meno noti del soggiorno sabaudo di Vittorio Emanuele a Firenze. Le diverse sezioni espositive inquadrano la vita del re e, sullo sfondo, i cambiamenti politici e sociali che attraversavano l’Italia da poco unita, partendo dall’Esposizione Italiana Agraria, Industriale ed Artistica tenuta a Firenze, nella ex Stazione Leopolda, nel 1861.
Nel percorso si illustrano le scelte di Vittorio Emanuele riguardo alla pittura di paesaggio e si visualizza il clima di accoglienza al suo arrivo in città. Sono inoltre esposti i progetti dell’architetto Fabio Nuti relativi al complesso delle Scuderie Reali di Porta Romana, il principale intervento architettonico voluto dal re a Firenze (1865-1870). L’arredo delle scuderie è anche ricostruito tramite gli acquerelli nei quali Stanislao Grimaldi ha ritratto i cavalli orientali e inglesi prediletti da Vittorio Emanuele. Una tappa della mostra documenta la produzione della Manifattura Ginori di Doccia, che in quegli anni, recepì nei suoi prodotti la svolta in senso naturalistico propria della pittura e che ricevette numerosi ordinativi dai Savoia.
Il settore dedicato alla Petraia è incentrato sulla festa di fidanzamento tenutasi la sera del 1 settembre 1872, tra Emanuele di Mirafiore, figlio del re e della “Bella Rosina”, e Blanche de Larderel. Per l’occasione fu risistemato il Giardino della Figurina, nel settore est al livello della villa, tramite numerose piccole voliere che si aggiungevano alle due grandi ellittiche preesistenti ma anch’esse di epoca sabauda, illustrate nel disegno acquerellato esposto di Ferdinando Lasinio.

Tra gli interventi architettonici di epoca sabauda alla villa è di particolare rilievo quello della copertura del cortile della Petraia, i cui lavori lo hanno trasformato in salone da ballo tramite la copertura con una struttura industriale in ferro e vetro che si pone in dialogo con gli affreschi di Cosimo Daddi (Fatti di Goffredo di Buglione e L’assedio di Gerusalemme, 1589-94) e del Volterrano (Fasti medicei, 1636-39; 1642-46). Ne sono corollario il monumentale lampadario e il pavimento in tessere musive ‘alla veneziana’. Da qui il percorso prosegue con la visita alle stanze, quelle più di rappresentanza dell’ala destra del piano terreno e quelle più private del piano superiore, e al ‘Belvedere’, luogo di sosta dopo la caccia edificato anch’esso in occasione del fidanzamento, ancora con i suoi arredi recanti lo stemma sabaudo e con il pavimento, ‘alla veneziana’ come quello del salone, che reca la data 1872.

Il catalogo è edito da Polistampa, con la presentazione di Cristina Acidini, si avvale dei testi delle curatrici e di contributi di esperti del settore. La mostra e il catalogo sono a cura di Mirella Branca e Annarita Caputo.

Villa medicea della Petraia
Via della Petraia, 40 - Loc. Castello, a Firenze
Orari di apertura della Villa
Ore 8.15 - 16.30 nei mesi di gennaio, febbraio, novembre, dicembre
Ore 8.15 - 17.30 nel mese di marzo (con ora legale 18.30)
Ore 8.15 - 18.30 nei mesi di aprile, maggio, settembre
Ore 8.15 - 19.30 nei mesi di giugno, luglio, agosto
Ore 8.15 - 18.30 nel mese di ottobre (con ora solare 17.30)
L’ultima entrata è consentita un’ora prima dell’orario di chiusura
Gli ambienti della Villa sono accessibili con visite accompagnate ogni 45 minuti a partire dalle 8.30. Le visite delle ore 13.30 - 16.45 - 17.40 e 18.40 si effettuano in tali orari per ragioni tecniche. Chiusura secondo e terzo lunedì del mese, Capodanno, 1° maggio, Natale. Ingresso libero.

 

 

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Pagina pubblicata il 11-2011 - Aggiornato il 09-Giu-2015