Mostre
a Firenze: I
Macchiaioli e la fotografia
4 dicembre 2008 – 15 febbraio
2009
Museo nazionale Alinari della fotografia Firenze - "Firenze per Fattori"
nel centenario della morte di Giovanni
Fattori - I Macchiaioli
©www.zoomedia.it vanna innocenti 4 dicembre 2008
Riproduzione della Fratelli Alinari dell'opera di Giovanni Fattori "Il
salto delle
pecore" 1887 circa con dedica di Fattori al principe Tommaso
Corsini.
©www.zoomedia.it vanna innocenti 4 dicembre 2008
Giovanni Fattori "Il salto delle pecore" 1886 - 1887
La mostra "I Macchiaioli
e la fotografia" descrive un viaggio alle origini del rapporto fra artista
e macchina fotografica, tra antico pennello e nuovo strumento
di rappresentazione della realtà. Il tema sintetizza lo spirito
di un’epoca di frontiera
che percorre tutta la pittura figurativa dell’Ottocento.
Si tratta dell'ultimo
degli eventi curati dello storico dell’arte Carlo Sisi, che l’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze, con il Polo museale fiorentino e alcune
altre istituzioni hanno promosso
nel 2008 per celebrare
l’arte
di Giovanni Fattori nel centenario della morte (ancora aperta la mostra
I
ritratti di Fattori alla Galleria di arte moderna
di
Palazzo
Pitti).
L’esposizione è curata da Monica Maffioli con Silvio Balloni
e Nadia Marchioni ed è prodotta in collaborazione tra Ente
Cassa, Fondazione Alinari (editore del
catalogo) e Biblioteca Marucelliana di Firenze. "I Macchiaioli
e la fotografia" offre una selezione
di circa 200 opere tra fotografie (anche inedite),
dipinti (di Fattori, Signorini,
Boldini, Banti.
Gioli, Cabianca) e raffronti iconografici.
Le opere sono disposte lungo cinque temi per
evidenziare le connessioni tra i due diversi modi di riprodurre la
realtà. La fotografia
fa propri i canoni estetici e le regole della pittura contribuendo
così a
trasformare le prospettive e le ricerche artistiche, in particolare
dei Macchiaioli.
Non pochi
utilizzarono le fotografie come strumenti di lavoro, alcuni vollero
essere essi stessi fotografi.
I temi della mostra
1) Roma e la formazione di un
codice visivo comune: i modelli fotografici per gli artisti
La formazione di un linguaggio visivo comune: la scuola fotografica
romana e il Caffè Greco, luogo d’incontro tra pittura e fotografia alla metà del
XIX secolo. Le fotografie di modelli, paesaggi, natura, animali,
realizzate da Giacomo Caneva, Carlo Baldassarre Simelli, Federico
Faruffini sono
alcuni dei
codici visivi di riferimento per la coeva elaborazione pittorica
di molti autori, ritrovando elementi iconografici comuni e soprattutto
le basi
per la ricerca
di un nuovo modo di interpretare la luce e il colore.
2) Firenze e la cultura visiva dei Macchiaioli: modelli, luoghi e
personaggi
Come a Roma, anche a Firenze si sviluppa un vasto ambiente fotografico,
professionale e amatoriale, che i Macchiaioli frequentano con crescente
assiduità e
interesse e che diventa presto elemento imprescindibile della loro formazione
artistica. Le opportunità di incontro sono numerose: dalle frequentazioni
del Caffè Michelangelo, più volte immortalate dall’apparecchio
fotografico, all’Esposizione Nazionale del 1861, prima occasione ufficiale
di verifica dello stato delle Arti in Italia, compresa la fotografia. A parte
ciò, i pittori della Macchia frequentano di persona gli atelier dei più noti
fotografi fiorentini dell’epoca, come testimonia il pantheon dei ritratti
di pittori collezionato da Lamberto Vitali e oggi conservato a Firenze nell’omonimo
fondo alla Biblioteca Marucelliana.
3) Banti, Cabianca, Signorini e la fotografia
Alcuni casi significativi di una evidente compresenza della fotografia
nella fase creativa del pittore. La fotografia diventa elemento
di riferimento sia visivo che di ricerca del vero: stessi codici
estetici
legati al
tema della
luce e stessa iconografia in un ripetersi di soggetti figurativi:
alcune fotografie inedite realizzate da Cristiano Banti e Vincenzo
Cabianca
sono prova di un
diretto
coinvolgimento con l’apparecchio fotografico e la personale sperimentazione
del medium. Telemaco Signorini, invece, è l’ideatore delle immagini
scattate dall’amico Giulio de Gori, in parte oggi conservate
nel fondo Vitali della Biblioteca Marucelliana, cui si aggiungono
le stampe
fotografiche
della collezione Murray, esposte per la prima volta al pubblico
nel loro insieme.
4) Un fotografo per i Macchiaioli
Uno straordinario e inedito gruppo di fotografie realizzate da
un non identificato personaggio legato alla cultura dei Macchiaioli.
Lo testimoniano
alcuni
quadri presenti nell’atelier dove le fotografie sono state prese, ma soprattutto
un’eccellente espressione del gusto estetico delle inquadrature e delle
pose dei suoi modelli, che rimandano a numerose opere eseguite dai pittori della ‘macchia’,
sia per i soggetti rappresentati che per le modalità compositive.
5) La Marsiliana, luogo d’incontro tra pittura e fotografia
La Marsiliana, tenuta maremmana dei principi Corsini, luogo d’incontro
per eccellenza tra fotografia e pittura per le abituali frequentazioni
di Giovanni Fattori, Francesco e Luigi Gioli con il fotografo amatoriale
Piero
Azzolino.
Qui si offrono le occasioni per vivere in comune esperienze visive,
partecipando a momenti di vita quotidiana agreste (la marcatura
del bestiame).
Arte: Mostre
a Firenze indice
Arte: mostre
in Europa
Arte: eventi
in programma e in corso in Italia
Arte: eventi e mostre in parchi
e giardini