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FIRENZE

UN ANNO AD ARTE - Edizione 2013

UN ANNO AD ARTE 2013 è una rassegna di esposizioni organizzate nei maggiori musei del Polo Museale di Firenze che integra e rinnova le proposte artistiche e culturali dalla primavera all'inverno successivo.

Nella stagione 2013 sono state organizzate ben otto mostre, ognuna col suo carattere ma tutte sul filo della bellezza raccontata con le opere d'arte del passato: pitture, sculture, porcellane e avori fra Rinascimento e Ottocento per riscoprire la bellezza della creatività anche delle opere meno conosciute e per tutelarle anche nel fututo.
La presentazione della stagione di Un anno ad arte 2013 è avvenuta nel Salone di Giovanni da San Giovanni di Palazzo Pitti.

Nell'immagine, scattata durante la conferenza stampa, si nota l'impianto decorativo del Salone che trasforma l'ambiente in "un'ariosa loggia immaginaria, che si ricollega idealmente al Giardino di Boboli e al paesaggio collinare tutt'intorno, in mezzo a un trionfo illusionistico di architetture, sculture, fogliami dorati".

Le otto mostre:
- Norma e capriccio. Spagnoli in Italia agli esordi della maniera moderna (5 marzo - 26 maggio), alla Galleria degli Uffizi, apre il ciclo e descrive lo scambio artistico fra grandi pittori e scultori spagnoli - a partire da Alonso Berruguete - e artisti fiorentini e italiani del Rinascimento inoltrato, entro i codici espressivi della prima “maniera”.
- Lusso ed eleganza. La porcellana francese a corte e la manifattura Ginori (1800 - 1830) al Museo degli Argenti dal 19 marzo - 23 giugno, dedicata al primo trentennio di attività della manifattura Ginori di Doccia
- Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze (26 marzo - 6 ottobre), nel Museo delle Cappelle Medicee che ricorda l’incoronazione del primo pontefice di casa Medici, Giovanni figlio di Lorenzo il Magnifico, ripercorrendo le sue iniziative e i suoi lasciti in campo artistico per la città natale e i luoghi della famiglia, in un periodo di sbalorditiva creatività culturale tra Firenze e Roma.
- Dal Giglio al David. Arte civica a Firenze in età comunale (14 maggio - 8 dicembre) alla Galleria dell’Accademia, presenterà un percorso originale con opere d’arte che fin dal Trecento furono destinate ad arricchire i palazzi pubblici di Firenze che ospitavano le magistrature amministrative, le antiche corporazioni o “Arti” e gli uffici preposti alla cura della cerchia muraria. Il linguaggio espressivo complesso, ricco di riferimenti allegorici nel sacro e nel profano, ha come filo conduttore la maestria degli artefici e la bellezza dei manufatti.
- Il sogno nel Rinascimento (21 maggio - 15 settembre), allestita nella Galleria Palatina a palazzo Pitti, sarà un’iniziativa dal taglio internazionale. Con i partner del Museé du Luxembourg di Parigi, per la prima volta si propone, lo sfaccettato tema del sogno, che ebbe un rilievo particolare nella mitologia antica e nella cultura del Rinascimento. La rivelazione di un mondo tutto interiore, governato da regole diverse - la bizzarria o l’inverosimiglianza tra queste - ha sempre proposto agli artisti una sfida, che ha avuto risposte variegate e affascinanti.
Ferdinando de’ Medici (1663-1713) collezionista e mecenate (25 giugno - 3 novembre). La Galleria degli Uffizi celebra Il Gran Principe della prima dinastia granducale toscana. Il meno noto dei granduchi medicei. Principe ereditario mai salito al trono e grande mecenate che amo le creazioni del Barocco con curiosità e gusto raffinato. La vita in città e la vita in villa della sua corte diedero origine a importanti trasformazioni architettoniche e abbellimenti artistici.
- Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee (16 luglio - 3 novembre). Al Museo degli Argenti una rassegna di oggetti fiabeschi, magnificamente lavorati da artefici specialmente d’Oltralpe: bassorilievi, vasi, coppe e fantasiosi trionfi a dimostrare l'invenzione e la tecnica su un materiale di origine animale.
- Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re di Ungheria (10 ottobre 2013 - 5 gennaio 2014). Organizzata al Museo di San Marco nell’anno dedicato agli scambi culturali fra Italia e Ungheria, la mostra è incentrata sulla straordinaria stagione dell’Umanesimo quattrocentesco alla corte di Buda e sulla personalità del re Mattia Corvino, mecenate e bibliofilo appassionato, che si riforniva di codici miniati a Firenze e contava sull’amicizia di Lorenzo il Magnifico. Molti i fiorentini che raggiunsero l’Ungheria, come il misterioso “grasso legnaiolo” beffato dal Brunelleschi e il condottiero Pippo Spano, che contribuirono a mantenere vivo il legame tra i due centri rinascimentali.

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Pagina pubblicata il 2-2013 - Aggiornato il 08-Lug-2016