LARRY FINK
SOMEWHERE THERE’S MUSIC
MNAF - Firenze 21 Giugno – 9 Settembre 2007
LARRY FINK - SOMEWHERE THERE’S
MUSIC - Descrizione
Note biografiche
Larry Fink inizia a fotografare tredicenne; dagli anni ’60 inizia
a collaborare con riviste e gallerie d’arte curando mostre di fotografia.
E’ del 1970 la prima partecipazione ad una collettiva al MOMA di
New York. Nelle sale del museo americano si avrà la consacrazione
nel 1979 con la prima personale e nel 1981 con la seconda.
Nel 1993 si
tiene una personale al Musée de la Photographie a Chaleroi, in Belgio.
Nel 1984 pubblica il suo primo libro Social Graces, seguito da Boxing nel
1997, Runaway nel 2000 e Forbidden Pictures nel 2004.
Dal 1986 insegna
al Bard College, Annadale, NY, nel 1994 è Visiting Professor a Yale
School of Fine Arts, New Heaven, Connecticut.
Nota dell’autore a
proposito di Somewhere There’s Music:
Sono entrato in ritardo sul tempo, due giorni dopo e strillando come
un pazzo, nato in una famiglia di radicali in campo sociale e ricercatori
del piacere. I miei hanno ballato e suonato a ritmo di swing nell’arco
di tre o quattro decadi fondamentali per la musica. Aggiungeteci un po’ di
Leadbelly e di Lightning (1), e capirete come le orecchie di un innocente
affamato siano state nutrite in maniera decisamente toccante.
I suonatori
di jazz erano i miei eroi. Li idolatravo ed ero allo stesso tempo terrorizzato
da loro. Da giovane uomo con l’aspetto di un
ragazzino, mi mettevo in fila fuori dai club sconosciuti ai più,
in modo da poter sperimentare direttamente i piaceri interiori della
bellezza, dell’intelligenza
lineare, della liquidità e del lasciarsi andare.
Il primo degli
eroi che divenne reale e, semplicemente, umano fu Mr. “Five
By Five” (2), Jimmy Rushing. Spinto da un progetto da realizzare
per la scuola, mi avventurai a New York e lo trovai ai Columbia Studios.
Lo intervistai chiedendogli della sua vita, lo fotografai e me ne andai.
Passarono
quattro anni prima che potessi rivederlo di nuovo. Ero timido e impaurito,
terribile combinazione che concorre a una certa discontinuità relazionale.
Lui cantava all’Half Note di Hudson Street, e tra una session
e l’altra
io lo avvicinai. Alzò lo sguardo. “Ehi, piccolo uomo,
dove sei stato? Perché non ti ho più visto?”. Mr. “Five
By Five” era immenso come l’amore, e ascoltare la sua voce è un’esperienza
che illumina il cuore, rende più profonda l’anima e proietta
un’avidità emotiva positiva nella migliore maniera possibile.
È
ormai chiaro che potrei scrivere una moltitudine di storielle sulla
musica e sui musicisti. Storie brevi, in una vita lunga e densa
di storia, ma
non lo farò. Questo libro è un’offerta dei miei
momenti di assoluto in un turbine di strati e relatività soggettivi.
La musica, tutta la musica, da quella più popolare (qualunque
cosa sia) a quella più intellettuale (qualunque cosa sia),
viene creata dagli esseri umani a partire dall’energia che
li circonda e dai cieli sopra di essi. È il modo della trascendenza
temporanea ed è una
forma di intelligenza che rimpiazza il pensiero letterale e la cognizione
razionale, sostituendoli con l’intuizione lirica e le cadenze
ritmiche che pulsano dal cuore.
Il libro non intende essere completo,
non è esauriente, è cosparso
di favoritismi, tutte le deficienze storiche non sono frutto di un
disegno preciso, ma dell’opportunismo. Le immagini riflettono
i luoghi in cui ho viaggiato, le cose che ho visto e sentito. Sono
visite ed ennesime
visite alle persone con cui ho sviluppato dei rapporti, alcuni semplicemente
per via della musica e altri per attrazione personale e affinità recettiva.
La musica, folle e rabbiosa, oscura, vigorosa e quieta, lunga e
chiara…
Per
me è il fiume della vita, mi nutre al livello più profondo.
Desidero condividere con tutti la maestosità dell’essere testimoni
del suono.
1 Soprannomi di due
celebri musicisti, Hudson William “Leadbelly” Ledbetter
e Sam “Lightning” Hopkins (NdT).
2 Soprannome del cantante e titolo di una sua famosa canzone; significa “cinque
piedi per cinque piedi”, in riferimento alla stazza di una persona
non tanto alta e grassa, come era appunto Jimmy Rushing (NdT).