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Il Medioevo in viaggio
Nei 150 anni di Firenze Capitale e della fondazione
del Museo Nazionale del Bargello.
Dal 20 marzo al 21 giugno 2015 al Museo
Nazionale del Bargello
Presentazione della
Soprintendente Alessandra Marino
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19 marzo
2015
Il Medioevo in viaggio. Mostra in occasione
dei 150 anni della fondazione del Bargello
di Firenze nasce nel
2011 dallo sviluppo di un progetto europeo, il “Réseau
des musées d’art médiéval” che vede la
collaborazione tra
quattro
importanti
musei dedicati al Medioevo: il Museo Nazionale del Bargello
di Firenze, il Musée de Cluny di Parigi, il Museum Schnütgen di Colonia
e il Museu Episcopal di Vic, in Catalogna.
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19 marzo
2015
Nelle collezioni dei quattro musei vi sono catalogati importanti capolavori
d'arte sculturea e di arti applicate di età medievale; inoltre
il Bargello e il Musée de Cluny sono
uniti dal periodo storico della loro nascita: furono infatti inaugurati
nel
1843
il Musèe de Cluny e nel 1865 il Museo Nazionale del Bargello. Nel maggio
1865, Firenze era appena stata nominata capitale del Regno Italiano e il Bargello,
non più carcere cittadino, riapriva
le
sue porte come primo Museo Nazionale dell’Italia
Unita. A 150 anni dalla sua fondazione, il Bargello celebra la propria ricorrenza
con un programma di iniziative
che
prende
avvio con Il Medioevo in Viaggio.
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19 marzo
2015
Il Medioevo, tema al centro del
percorso espositivo, viene considerato come radice di un tempo
e di una comune cultura europea. Nel percorso sono presentate
oltre 100 opere d’arte: pitture su tavola, sculture in pietra, miniature,
manufatti in avorio,
vetrate, placchette di metallo più o meno pregiato, antiche carte
geografiche, strumenti usati dai navigatori, sigilli e reliquiari. Tutte
le opere raccontano e o rappresentano il “viaggio” in modo simbolico
o
anche pratico, come ad esempio la presenza delle calzature in cuoio proposte
nell'immagine;
sono
modelli
del
XIII
secolo
e sulla destra, quello della calzatura detta "a zampa d'orso" del
XV.
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19 marzo
2015
Con le scarpe è presente una varietà di rarissimi oggetti
di uso quotidiano conservatisi eccezionalmente fino ai nostri giorni;
sono documenti della
cosiddetta “cultura
materiale”, cioè oggetti realizzati anche in materiali
più poveri, ma ugualmente preziosi proprio per la rara testimonianza
che rappresentano. Nell'immagine ne sono visibili alcuni: un pettine
in legno di bosso con intarsi e il suo astuccio in cuoio cotto, sbalzato
e punzonato,
un cofanetto da viaggio e un libro giuridico da cintura in pergamena
e cuoio.
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In cinque
sezioni si descrivono i viaggi e i tipi di viaggiatore
in età medievale.
Nella prima si presenta il mondo e i confini allora
conosciuti e come venivano descritti
in una selezione di carte e piante geografiche, insieme
a un antichissimo
globo celeste in ottone e alcuni antichi strumenti di navigazione.
Nelle mappe sono segnate rotte e percorsi diversi, frutto dell’esperienza
diretta dei viaggiatori.
Una pergamena del 1311, firmata dal genovese Pietro Vesconte è tra
le più antiche carte nautiche conservate.
Nella seconda sezione si tratta della
salvezza dell’anima:
pellegrini, predicatori, chierici. Il pellegrinaggio fu una delle forme
di viaggio più diffuse in età medievale, tanto
da assumere la portata di un movimento di massa che attraversò l’Europa
per secoli.
Sono esposte opere che rivelano quali fossero i “corredi
di viaggio”,
chi intraprendeva il lungo cammino alla ricerca della redenzione. Vi
troviamo rari esemplari di calzature, alcune
delle placchette che venivano cucite
sul cappello o sulle vesti dei pellegrini, le
cosiddette “insegne” che
li distinguevano a seconda delle diverse mete
raggiunte tra i grandi santuari europei, come Roma, Santiago di
Compostela o Boulogne-sur-Mer.
Nella terza sezione La guerra:
crociate, cavalieri e spedizioni militari
Crociati, cavalieri e militari sono i protagonisti di aspetti
che ricorrevano assai frequente e causavano grandi spostamenti di
massa. Sono presentati alcuni esemplari dell’equipaggiamento
di chi, a piedi o a cavallo, si recava a combattere in terre lontane.
Tra
gli antichi codici che tramandano racconti di viaggi reali o immaginari,
troviamo: le
Cantigas de Santa Maria, che illustrano momenti cruciali
delle guerre
di religione; il ‘cantare’ toscano in ottava rima, che
narra le gesta di Febus, prode cavaliere errante della corte
di re Artù.
Una raffinata tavoletta in avorio narra di re Luigi
IX, fatto prigioniero durante la settima crociata. Quattro crocette pettorali
d’origine
orientale rimandano alla conquista della Terra Santa
da parte dei Cristiani e interpreta al contempo il simbolo
stesso del termine “crociata”,
in uso dal XIII secolo.
Nella quarta sezione si spiega il viaggio
di affari. Mercanti, banchieri e messaggeri. Il mercante
è evocato da una serie di oggetti e strumenti del mestiere,
essenziali per trasportare in modo
sicuro
merci e denaro
nell’Europa medievale. Le scarselle e le custodie per i documenti,
le lettere di cambio, le tessere mercantili erano gli strumenti che
accompagnavano i viaggiatori per commercio.
Ai
viaggiatori in missione
politica, come diplomatici
e ambasciatori,
rimandano
le piccole scatole da messaggero, spesso contrassegnate
dallo stemma del mittente e, nonostante le dimensioni
assai
minute, chiuse a chiave.
La quinta sezione è dedicata
alla visibilità politica
e sociale. Il viaggio dei sovrani, le parate nuziali sono
spiegate dalle immagini delle corti in movimento.
Le periodiche trasferte del sovrano o del signore nei suoi possedimenti
contribuivano, con
il fastoso seguito di dignitari e di cavalcature, a
sottolinearne la visibilità politica e sociale, nonché l’autorità.
Anche distanze molto ridotte potevano costituire un viaggio, come
quello metaforico delle spose aristocratiche verso la loro nuova
dimora: un
tragitto simbolico
evocato dalle due sontuose selle intarsiate, da
cofanetti nuziali e da un cassone da viaggio. |
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19 marzo
2015
Cassoni grandi e piccoli aiutavano nel trasporto, spesso esibito
in corteo, della gran quantità di bagagli, dei quali oggi,
restano gli inventari. Alcuni piccoli monili con racchiusa l'immagine
della
Madonna o del santo protettore potevano essere indossati appesi
al collo o ad una spilla. Nell'immagine due esempi di raffinata
fattura su materiali di pregio: un pendaglio della metà del
'400 in argento dorato,
una statuetta con santa Margherita d'Antiochia con le mani in preghiera
mentre
fuoriesce
dal drago realizzato in avorio tra il 1325 e il 1330.
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19 marzo
2015
Una delle due selle da parata
esposte in mostra realizzate in cuoio, legno osso e corno del secondo quarto
del XV secolo. La sella dell'immagine, destinata ad essere esibita
in brevi e fastosi spostamenti quali i cortei di nozze, è rivestita
interamente di lastre d'osso e corno scolpite a bassorilievo; racconta
di scene cortesi, cacce amorose illustrate anche da numerosi cartigli.
©www.zoomedia.it vanna innocenti, 19
marzo 2015
Il Medioevo in viaggio, fa parte del programma Firenze
2015 Un Anno ad Arte, ed è stata curata da Benedetta
Chiesi, Ilaria Ciseri e Beatrice Paolozzi Strozzi,
come
il
catalogo
edito da
Giunti. È promossa
dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
con il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo per la Toscana, la Ex - Soprintendenza Speciale per il
Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della città di Firenze, il Museo Nazionale del Bargello e Firenze
Musei.
Il
Medioevo in viaggio
Mostra in occasione dei 150 anni di Firenze
Capitale e della fondazione del Museo Nazionale del Bargello
Presentazione della
Soprintendente Alessandra Marino
Indice
mostre nella sezione
eventi e nel Museo Nazionale
del Bargello
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