"Pescare nel fango" Il
Museo e l'alluvione
Mostra aperta dal 20 giugno 2016 al 20 novembre 2016
al Museo Galileo, piazza dei Giudici,
1 – Firenze
"Il 4 novembre 1966 l’Arno
salì fino a due metri
e mezzo rispetto al pavimento d’ingresso di Palazzo Castellani, sommergendo
le sale espositive del seminterrato e del piano terreno e causando danni
gravissimi alle collezioni dell’Istituto e Museo di Storia della
Scienza (oggi Museo Galileo)."
Così, il Museo Galileo, introduce la mostra "Pescare
nel fango. Il Museo e l'alluvione" che
ricorda il giorno dell'alluvione a Palazzo Castellani. Si tratta della
prima
mostra
dedicata a
quelle
tragiche
giornate inserita nel programma per i 50 anni dall'alluvione di Firenze;
programma di iniziative e attività coordinate
dal Comitato Firenze 2016.
Nell'immagine un momento della presentazione alla stampa
con Aureliano Benedetti, Presidente del Museo Galileo, Giorgio Strano,
Elisa di Renzo, (curatori
con Andrea Bernardoni di Pescare nel fango. Il Museo e l'alluvione).
Alla presentazione è intervenuto anche Giorgio
Valentino Federici, Segretario
del Comitato per il 50esimo dell’alluvione
del 1966: Firenze2016.
La
mostra descrive il drammatico impatto che ebbe l'irruzione di quella
massa d'acqua sporca sulla struttura e sui beni museali e parallelamente
illustra le operazioni di salvataggio e recupero degli antichi strumenti
scientifici, condotte
perlopiù a buon fine grazie soprattutto all’appassionato
impegno dell’allora direttrice Maria Luisa Righini Bonelli.
L'intervento della Righini Bonelli
trasformò l’alluvione da evento catastrofico in occasione
per ampliare gli spazi espositivi, ripensare i criteri di conservazione
e di presentazione al pubblico delle preziose collezioni e per consolidare
una rete di rapporti internazionali con altri musei e importanti studiosi.
Nell'immagine
alcune storte restaurate e foto d'epoca
con l'allora Direttrice che mostra gli strumenti scientifici ripescati.
Le storte rimaste
incastrate nelle inferriate del Museo al ritiro delle acque.
Il percorso
della mostra offre una selezione di strumenti alluvionati,
successivamente restaurati e conservati nei depositi del Museo e alcuni volumi
della biblioteca gravemente danneggiati nel 1966. Tra i primi:
cere e gessi
anatomici,
apparati di acustica e strumenti di chimica, molti dei quali recano ancora tracce
evidenti del fango portato dall’alluvione.
Tra i volumi della
biblioteca, l’Anatomia
universale di Paolo Mascagni (1833), un’importante opera ricca di
splendide
tavole restaurata solo recentemente (nell'immagine sopra il volume alluvionato
e nell'immagine successiva l'Anatomia universale dopo il restauro).
Anche la cassetta chirurgica della seconda metà del XVIII secolo
depositata dall'Ospedale di Santa Maria Nuova è ora in mostra dopo
un attento restauro.
Strumenti
e libri sono affiancati, nel percorso, dalle fotografie che ritraggono
le sale espositive prima
del
1966 e subito
dopo l’alluvione; materiali d’archivio documentano
l’intensa
attività della
direttrice Righini Bonelli nella ricerca di aiuti internazionali;
filmati d’epoca completano l'itinerario espositivo.
Sono
previste attività didattiche su alcune metodologie di restauro
che coinvolgono i giovani nella sperimentazione di semplici interventi
tecnici.
Pescare nel
fango. Il Museo e l'alluvione sarà aperta
a Palazzo Castellani fino al 20
novembre 2016 in orario dal lunedì alla domenica 9.30-18.00;
il martedì 9.30-13.00
L’accesso alla mostra è compreso nel biglietto
di ingresso al museo:
€ 9,00 intero, € 5,50 6-18 anni. Informazioni e prenotazioni: info@museogalileo.it