Toscana - Lucca
ISTITUTO STORICO LUCCHESE - Sezione “Versilia
Storica”
XIX CICLO DI CONFERENZE
PRESSO LA SALA «COPE» VIA PRIMO MAGGIO, 21 - QUERCETA - Lucca
21 MARZO 2009 - 4 APRILE 2009 - 18 APRILE 2009
LA SEZIONE “VERSILIA STORICA” PROMUOVE LA RICERCA SULLA STORIA DELLA
VERSILIA E LA SUA CONOSCENZA
21 MARZO 2009 ORE 16,30 EZIO MARCUCCI
IMAGO MARIAE - ASPETTI RELIGIOSI, DEVOZIONALI, ARTISTICI E TRADIZIONALI NEL
TERRITORIO VERSILIESE
La figura centrale della manifestazione religiosa, espressa artisticamente
nelle chiese, è senza dubbio Maria. A partire dai primitivi disegni
affrescati nelle
catacombe e successivamente negli edifici paleocristiani, a Maria è dedicato
uno spazio importante: il ruolo di mediatrice fra l’umano e il divino
ed è in questo modo che viene posta al centro della devozione popolare.
È
così che, con l’evoluzione dell’arte, ad ogni sacra composizione,
la figura invocata con tantissimi titoli, appare nelle più svariate
forme: nei primitivi affreschi al fianco del Pantocratore e, in seguito,
dalla Natività alla Crocifissione, il ruolo centrale emerge nelle
varie espressioni e materie, dal marmo alle tavole a tempera del XIII-XIX
secolo, fino alle grandi tele barocche dal XVI-XVII secolo.
La nostra terra non è immune da tale fenomeno e così centinaia
di stupendi lavori, simbolo di grande devozione espressa, troneggiano quale
esempio di
umana adorazione nelle prestigiose chiese del comprensorio apuo-versiliese.
Le figure, oggetto di considerazione in questa conferenza, interessano
uno spazio significativo, in una evoluzione stilistica, tale da non ricercare
la preziosità o il nome dell’autore, ma la rarità e
la scarsa conoscenza di tali capolavori. Infatti, a fronte di celebrati
e noti
lavori, ve ne sono molti poco conosciuti e talvolta poco o mai documentati.
Saranno proprio questi, in buona parte, a rendere interessante questa ricerca.
SABATO 4 APRILE 2009 ORE 16,30 MARIO TAIUTI E SEBASTIANO MICHELI
LA FIERA DI SAN BIAGIO A PIETRASANTA
Non si conoscono bene le origini di tale fiera. In principio, nelle terre
del Capitanato, il 18 ottobre si svolgeva la fiera di San Luca, detta anche
della Baccanella, confermata dalle dominazioni che si sono succedute nel
corso degli anni. Fiera “supplicata” ai dominanti perché ricorrenza
speciale che durava ben otto giorni nei quali era possibile l’approvvigionamento
di merci di qualsiasi sorta con l’esonero delle cosi dette gabelle.
Questa festa permane fino al 1777, anno in cui viene sostituita con l’attuale
fiera di San Biagio che si svolge il 3
febbraio; la prima delle fiere dell’anno e che da sempre ha richiamato
una grande partecipazione.
In realtà il patrono di Pietrasanta è San Martino, celebrato
l’11 novembre, ma il Santo più venerato nella città fin
dai primi anni del Capitanato è San Biagio: santo protettore dei
mali della gola. Vissuto poco dopo l’anno 300, fu perseguitato e
condannato a morte. La leggenda vuole che, proprio mentre era condotto
al supplizio, salvasse un ragazzo al quale era rimasta conficcata una spina
di pesce in gola. Da qui il culto popolare che lo ha elevato a protettore
delle malattie della gola e l’usanza di porre una candela benedetta
sulla parte malata per affrettare la guarigione.
Per la festività di San Biagio, come per altre feste religiose o
di paese del territorio della provincia di Lucca, venivano stampati sonetti
devozionali simbolo di una religiosità popolare schietta e di un
forte attaccamento alla propria comunità. Durante la conferenza,
dopo una breve introduzione al tema dei sonetti devozionali in area lucchese,
si darà lettura di alcuni componimenti scritti in onore di San Biagio.
SABATO 18 APRILE
2009 ORE 16,30 LUIGI SANTINI E GIULIO GALLENI
GLI STEMMI DEI CAPITANI DI GIUSTIZIA A PALAZZO PRETORIO
IN PIETRASANTA (ARALDICA II)
Dopo il 1513, con l’avvento
definitivo della Repubblica fiorentina seguito al Lodo di Leone
X, la precedente amministrazione gestita, a seconda delle epoche, dai Vicàri
lucchesi o genovesi, viene costituita dai cosiddetti Capitani di Giustizia,
termine con il quale in quel periodo si appellano – nelle “
Enclavi” come Pietrasanta, Barga e Fivizzano – quelli
che sono i Podestà nelle altre città toscane dominate
da Firenze.
Si tratta di nobili provenienti e di sicura fedeltà alla
causa fiorentina che, a differenza di quelli che li hanno preceduti
e in via eccezionale, accorpano più
cariche nelle mani di una sola persona (diritto civile e penale,
spesso anche competenza annonaria e sanitaria!) dovute principalmente
alla seria difficoltà,
difensiva e di ordine pubblico, dall’essere “circondate
da Stati Alieni” (stranieri), unita spesso alla conformazione
geografica di posizione strategico- militare predominante e fondamentale
nell’equilibrio politico degli Stati del centro-Italia, in
guerra fra di loro.
A tutto ciò, si aggiungeva il continuo problema dei confini
tra le comunità spesso in disaccordo fra di loro che, nel
caso di quelle poste negli Stati confinanti (ducato di Massa, provincie
estensi, repubblica di Lucca o Pisa) potevano divenire facilmente
il pretesto per un’invasione della Toscana
fiorentina.
Il ricco corollario di stemmi – sia civici che nobiliari – di
cui la città, centro amministrativo,
si era già dotata (colonna e palla dei Da Pietrasanta, i
Panìchi, i Tomei-Albiani, ecc.), si arricchisce di nuovi
emblemi araldici di ovvia derivazione
fiorentina, a cominciare con il giglio rosso cittadino e le palle
della dinastia dei Medici, mecenate degli artisti che, con la donazione
delle cave fatta dalle
Comunità di Seravezza e Cappella il 18 maggio 1515, fa pervenire
in città grandi artisti, fra cui Donato Benti,
Giambologna e Michelangelo Buonarroti, dando continuazione alla tradizione artistica cittadina, iniziata
con la bottega dei pietrasantesi Riccomanni in epoca genovese,
dell’enclave precedentemente gestita dal Banco di S. Giorgio
(1437-1486).
I relatori, dopo un breve accenno alla storia del
palazzo pretorio, anticamente palazzo di città della famiglia
lucchese degli Streghi, imparentati con il celebre condottiero
Castruccio Castracani degli Antelminelli, illustreranno tutti gli
stemmi di cui si fregia sia all’esterno che nell’interno,
con un interessante excursus sulle vicende principali (guerre,
pestilenze, ribellioni, passaggio di truppe, ecc.), unito a varie
delucidazioni sulle famiglie fiorentine più importanti (Martelli,
Guicciardini, Alberti, ecc.).
PROSSIMA VISITA GUIDATA nel mese di aprile
è prevista la visita guidata al Museo e Tesoro del Duomo di Monza (opere
conservate: Corona Ferrea
- Corona, Croce ed Evangeliario di Teodolinda - Croce di Agilulfo
- Croce di Berengario - Chioccia con i pulcini).