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TOSCANA - LUOGHI

Ville Medicee: Cerreto Guidi

Per utilità e per diletto "Cittadini" in Villa
Aperta fino al 3 ottobre 2010 la mostra nella Villa Medicea di Cerreto Guidi (Firenze) che fu l'antica residenza di caccia del granduca Cosimo I de' Medici e, dal 2004, gli ambienti del Museo Storico della Caccia e del Territorio. Nell'immagine, una natura morta di frutta e ortaggi dipinta ad olio su rame da Jan van Kessel (Anversa, 1626-1679), opera prestata alla mostra dalla Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze.

Per utilità e per diletto "Cittadini" in Villa
"Il percorso proposto nell'esposizione che la Villa medicea di Cerreto Guidi ospita è rivolto a indagare per immagini, attraverso le opere prestate dai maggiori musei del Polo Fiorentino, da prestigiose Istituzioni e con l'apporto di eccellenti prestiti da collezioni private, gli aspetti culturali e ideologici che hanno qualificato il sistema villa tra XV e XIX secolo, dall'età dell'Umanesimo all'epoca postunitaria. La cultura della villa, che aveva prodotto una vasta letteratura nel mondo romano, viene recuperata secoli dopo, ponendosi nel Quattrocento come un ulteriore aspetto della rinascita della civiltà classica" (Giovanna Damiani, ideatrice della mostra nell'introduzione al catalogo, ed. Sillabe). Nell'immagine, "Giochi e fantasie allegoriche (La caccia al paretaio)" scene dipinte tra il 1698-1700 da Francesco Niccolò Lapi (Firenze, 1661-1732), opera proveniente da collezione privata.


Per utilità e per diletto "Cittadini" in Villa
"L'ideale letterario di Francesco Petrarca, la celebrazione dell'otium intellettuale contrapposto agli affanni dei negotii cittadini trova fecondo terreno nel circolo letterario e filosofico di Cosimo e Lorenzo de' Medici. Del pari, si va definendo nel corso del XVI secolo lo sviluppo formale della villa che trova la sua formulazione nella villa di Fiesole, secondo i precetti albertiani. La fine del secolo segna una nuova svolta nella civiltà di villa e un ritorno significativo a una rinnovata attenzione verso la produzione agricola che diviene fonte economica primaria." (Giovanna Damiani, nell'introduzione al catalogo). Nell'immagine, la "descrizione della regia villa, fontane, fabbriche di Pratolino in Firenze", nella Stamperia Granducale, per i Tartini e Franchi, 1742 realizzata da Bernardo Sansone Sgrilli (1733-1755), conservata dalla Biblioteca degli Uffizi.


Per utilità e per diletto "Cittadini" in Villa
La villa reale di Marlia, nel comune di Capannori, Lucca, in un dipinto di Vincenzo Segarelli nel 1831 prestato alla mostra di Cerreto Guidi dalla Galleria d’Arte Moderna di Firenze. Fin dal XIII secolo furono rilevanti gli investimenti della classe dirigente, fiorentina e delle aree toscane in florida crescita, in sicure proprietà terriere nei dintorni delle prosperose città. Ai terreni si affiancarono diffuse costruzioni di "case da signore" (anche con caratteristiche difensive) che poi si svilupparono in ville edificate per giungere nel tempo ai caratteri delle ville rinascimentali. Tra la fine del XV sec. e l'inizio del secolo successivo fu definito l'insieme delle ville medicee sul territorio, prima fiorentino e poi del dominio granducale. Le ville, divengono segni del potere mediceo, luoghi di rappresentanza per la casata e la sua corte e contesti per accogliere illustri ospiti, ma anche ambienti dove riposarsi e ritrovare energie, dedicandosi ad attività culturali, di svago e di diletto.


Per utilità e per diletto "Cittadini" in Villa
Tra le variegate attività ritenute adeguate alla vita in villa degli aristocratici e poi anche dai borghesi, vi erano le passaggiate, le cavalcate, i banchetti, i giochi, la musica, i balli, la lettura, e la caccia che era considerata attività regale per eccellenza. A saper cacciare erano tenuti tutti, anche chi non ne aveva talento. L'attività venatoria era accompagnata da complessi rituali e, nel tempo, è stata molto documentata. Nel percorso di "Cittadini in Villa" è presente una ricca varietà di testimonianze sull'argomento. La maiolica dell'immagine, con scena di caccia, è un piatto di fine XVII secolo di manifattura savonese. A Cerreto Guidi, fino al 3 ottobre 2010, sull'argomento sono esposti dipinti con raffigurazioni ed episodi realizzati in epoche diverse, armi, strumenti e serviti da caccia, arazzi, e sculture come l'"Uccellatore" di Jean de Boulogne, detto Giambologna. La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la villa medicea di Cerreto Guidi, Firenze Musei e dal Comune di Cerreto Guidi. Apertura in orario 8.15 - 19.00 dal lunedì alla domenica e chiuso ogni secondo e terzo lunedì del mese. Ingresso libero


Per utilità e per diletto "Cittadini" in Villa
Conferenza stampa nel Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi con l'ideatrice della mostra Giovanna Damiani, la Soprintendente Cristina Acidini, il Sindaco, Carlo Tempesti e l'Assessore alla cultura del Comune di Cerreto Guidi.

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Pagina pubblicata il 07-2010 - Aggiornato il 02-Gen-2015