Home page Home page degli eventi Home page dei luoghi Home page della storia Home page dei percorsi Home page della cultura Home page delle arti Home page dei lavori Home page degli artigiani Mappa del sito
linea linea linea linea
Personaggi - Tiziano Vecellio

Tiziano Vecellio - Note biografiche

1488-1490 Nasce a Pieve di Cadore. Importanti testimonianze attestano la sua data di nascita, tra questa quella di Giorgio Vasari. Tiziano era incline ad aumentare la propria età, alimentando la leggenda di una sua eccezionale longevità.

Si trasferisce a Venezia, che resta la sua residenza principale.

Negli anni si sposta e fà frequenti soggiorni di lavoro in molteplici città italiane e straniere, lì richiamato e ricercato dai maggiori committenti.

Nel 1508, giovanissimo, collabora con Giorgione agli affreschi del Fondaco dei Tedeschi.

Nel 1511 esegue gli affreschi della Scuola del Santo a Padova. Dal Consiglio dei Dieci della Repubblica di Venezia ottiene la Senseria del Fondaco dei Tedeschi (già di Giovanni Bellini), con l’esenzione dalle tasse e 100 ducati annui.
Tra la fine del 1511 e il 1513 realizza il "Battesimo di Cristo", opera conservata nei Musei Capitolini dal 1750, ora in mostra nella Cripta del Duomo di Siena.

Nel 1516 riceve per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia la commissione per l’Assunta: completata entro il marzo 1518, alta quasi sette metri, è una delle opere principali della pittura italiana ed europea.

In questi anni lavora per Alfonso I d’Este, duca di Ferrara, e dipinge il Polittico Averoldi per la chiesa dei Santi Nazario e Celso di Brescia.

Nel 1525 sposa Cecilia, dalla quale aveva avuto già due figli; la donna morirà nel 1530.

Nel 1529 incontra l’imperatore Carlo V, che per anni gli commissionerà numerose opere, così come in seguito il figlio Filippo II, re di Spagna; spesso Tiziano affronterà numerosi problemi per essere adeguatamente ricompensato dai due sovrani.

Nel 1545 è a Roma, impegnato tra l’altro nell’esecuzione dei ritratti di papa Paolo III Farnese e dei nipoti.

Nei primi anni sessanta realizza un’Annunciazione per la chiesa veneziana di San Salvatore, firmandola “TITIANVS FECIT FECIT”, per sottolineare di essere ancora in grado di dipingere una grande pala d’altare malgrado l’età avanzata.

Continua a lavorare fino ai primi anni settanta.

Muore a Venezia il 27 agosto 1576 e viene sepolto nella Chiesa dei Frari.

 

inizio

linea linea linea

www.zoomedia.it pubblicazione registrata al Tribunale di Firenze n° 5555 del 20/02/2007
© zoomedia 2007-2015 Copyrights - Tutela della privacy - Abbonamenti - Contributi - Pubblicità
Pagina pubblicata il 03-2012 - Aggiornato il 25-Nov-2013