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STORIA

Una storia della forbice e del forfice

Il forfice
I ritrovamenti a La Tène (Neuchatel, Svizzara) di magazzini con materiali e utensili importanti sia per quantità che per qualità, appartenenti ad una popolazione gallica che sviluppò una civiltà del periodo tra il V ed il II sec. a. C., portarono alla individuazione delle prime cesoie. Poiché i romani le denotavano come forfex, ne deriva il nome italiano forfice. Il forfice (o cesoie) è costituito da un unico pezzo di ferro o di bronzo che viene piegato ad U le cui estremità sono forgiate a lame che possono incrociarsi e svolgere così la loro funzione di utensile da taglio. La parte ad U funziona come molla che "richiama" le lame, permettendo così un uso reiterato. I forfici sono simili alle cesoie che ancora oggi sano i pastori per tosare le pecore ed i tessitori di tappeti per rasare e tagliare i fili di lana.

Da: Lame al Femminile - Le forbici e le arti delle donne - cucito, ricami e merletti - XXX Mostra dei Ferri Taglienti - Scarperia

Vedi anche: strumenti in metallo, Forbici

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Pagina pubblicata il 14-01-2005 - Aggiornato il 08-Giu-2015