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Cinta allattamento

Origini storiche

Razza originaria delle colline di Montemaggio (Montagnola Senese) e quelle del Chianti, diffusa attualmente in tutta la Toscana.

Le origini sono antichissime; la Cinta esisteva molto prima delle razze bianche nord europee (Yorkshire, Landrace, ecc...). In provincia di Siena esistono molte documentazioni scritte e rappresentazioni iconografiche ove è rappresentata la Cinta senese detta anche volgarmente suino Cinto.

Si lega molto frequentemente all'immagine di S.Antonio Abate in quanto, il santo è il protettore di tutti gli animali domestici ed in particolare del suino.

Importanti riferimenti iconografici sono i dipinti e gli affreschi della scuola senese del XII secolo legata a tematiche religiose e di vita quotidiana.

Grazie all'impegno di alcuni affezionati allevatori e all'Associazione Senese Allevatori la razza è sopravvissuta e attualmente si contano più di 80 aziende di allevamento in tutto il territorio della toscana.

Descrizione

Testa non molto lunga con mascelle ben sviluppate, orecchie piccole portate in avanti e moderatamente pendule, gli arti sono robusti, altezza del garrese 82-90 cm.(adulti), il tronco è cilindrico e non eccessivamente lungo con leggera preponderanza per il treno posteriore, la linea dorsale è leggermente arcuata, coda ben attaccata e non "ricciola", il mantello è di color nero con setole grosse, caratteristica fascia bianca che cinge il torace e si estende agli arti inferiori. Spalle poco inclinate e cosce molto convesse.
Il peso medio delle femmine adulte è di 170-180 kg. il peso medio alla macellazione minima di 12 mesi è di 100-110 kg.

Caratteristiche

Razze da carne di temperamento vivace ed energico dotata di spiccata attitudine al pascolo, ottime caratteristiche materne e media prolificità.

Come si alleva

Sono animali da allevare allo stato semibrado o brado "controllato".
Assolutamente da scartare forme di allevamento in stabulazione fissa, sia per il benessere dell'animale che per la qualità del prodotto carne.
il pascolo nei boschi e/o seminativi deve essere integrato nella misura opportuna con sfarinati di origine vegetale (farina di orzo, mais, favino, ecc).

tratto da: "La Cinta senese" a cura dell'Associazione Senese Allevatori


Informazioni

 

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Aggiornato il 02 Maggio 2001