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Firenze

Al primo piano della Galleria degli Uffizi

Gherardo delle Notti quadri bizzarrissimi e cene allegre
L'Adorazione dei pastori nella presentazione della mostra della Soprintendente Alessandra Marino. Prima mostra di: Firenze 2015 - UN ANNO AD ARTE 2015


©www.zoomedia.it vanna innocenti 9 febbraio 2015
Aperta fino al 24 maggio 2015 alla Galleria degli Uffizi la mostra monografica dedicata ai ritratti e ad altre scene a lume di notte di Gherardo delle Notti, l'artista caravaggesco di origine olandese Gerrit van Honthorst (Utrecht 1592 - 1656). L'evento apre il programma di mostre "Firenze 2015. Un anno ad arte" ( unannoadarte.it ). Nell'immagine si vede "Ragazzo che soffia su un tizzone" di Gherardo del 1614. È un esempio delle caratteristiche pittoriche dai "suggestivi effetti luministici, generati dall'intenso chiarore della luce di candela contrapposti alle ombre", usati dal pittore.


Nell' immagine la raffigurazione dell' "Adorazione del Bambino" del 1619-20; è una delle cinque importanti e belle opere di Gerrit conservate agli Uffizi, ne sono evidenti gli effetti luministici, le influenze caravaggesche, ma anche la sua personale interpretazione stilistica.

La mostra, al primo piano degli Uffizi, riunisce, intorno all'importante nucleo di dipinti di Gherardo delle Notti appartenenti alla Galleria, un percorso di opere realizzate in Italia: dal suo arrivo a Roma (1610 - 1611) al suo ritorno a Utrecht nella tarda primavera del 1620.
I dipinti prestati alla mostra provengono da prestigiosi musei internazionali quali la National Gallery di Londra, gli Staatliche Museen di Berlino, l’Ermitage di San Pietroburgo, l’Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, l’Ashmolean Museum di Oxford, il Cleveland Museum of Art, il Los Angeles County Museum of Art, il Minneapolis Institute of Arts.

Nell'immagine a sinistra il volto della vecchia assistente in "Sansone e Dalila", la tela degli anni 1619- 1620 proveniente dal Cleveland Museum of Art.


Il volto di san Giuseppe è dipinto mentre lavora nella sua bottega, illuminato dalla candela sorretta da Gesù nell'opera: "Gesù nella bottega di san Giuseppe"; è un dipinto del 1617-18, del periodo romano dell'attività dell'artista ed è un prestito alla mostra del Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo.


©www.zoomedia.it vanna innocenti 9 febbraio 2015
Effetti pittorici caratteristici degli anni 1616-17 dipinti da Gherardo delle Notti nei volti della immagine successiva: un particolare della "Negazione di san Pietro", prestito alla mostra dal Musée des Beaux-Arts de Rennes.
Oltre alle opere realizzate in Italia è presente una scelta di dipinti realizzati nei primi anni dopo il rientro in Olanda. Tra questi il celebre Violinista allegro del Rijksmuseum di Amsterdam.
Una sezione illustra la grande influenza avuta da Gherardo sullo sviluppo del filone della pittura a lume di notte, presentando opere di Trophime Bigot, del Maestro del lume di candela, di Giovan Francesco Guerrieri, di Francesco Rustici, di Rutilio Manetti, di Adam de Coster, di Mathias Stomer, di Domenico Fiasella e di Paolo Guidotti.
Due dipinti di Abraham Bloemaert, maestro di Honthorst, dimostrano la sua evoluzione stilistica dalla fase tardo manierista della fine del XVI secolo a quella dei primi anni venti del XVII (con il lirico Flautista del Centraal Museum di Utrecht), condizionata anche dal ritorno dell’allievo nella città d’origine nel 1620.
Nella IV sezione si offre il confronto con alcuni pittori attivi sulla scena romana insieme a Gherardo, che mostrano evidenti tangenze con la sua arte: Dirck van Baburen e Hendrick Terbrugghen, entrambi di Utrecht; lo Spadarino (il cui Convito degli dei degli Uffizi era stato riferito a Honthorst) e Bartolomeo Manfredi, autore, come Gherardo, di scene conviviali.
Del Caravaggio è presente il Cavadenti della Galleria Palatina, eseguito nel 1609 che fu decisivo per le sue scelta pittoriche lo citò più volte nei suoi dipinti.


Una sezione della mostra è dedicata alla pala offesa dall'attentato mafioso del 1993 l’ "Adorazione dei Pastori" allora collocata sul pianerottolo dello scalone che dalla Galleria porta al Corridoio Vasariano, dipinta in origine per l'altare maggiore di Santa Felicita, ordinata nel 1619 da Piero Guicciardini per la cappella di famiglia "episodio di mecenatismo caravaggesco a Firenze" quasi unico.


©www.zoomedia.it vanna innocenti 9 febbraio 2015
La mostra, a cura di Gianni Papi come il catalogo edito da Giunti, è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, dalla Galleria degli Uffizi, da Firenze Musei e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. L'immagine mostra un momento della conferenza stampa nel verone al primo piano della Galleria degli Uffizi, in prossimità del "Marte Gradivo" di Bartolomeo Ammannati.

Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre
10 febbraio – 24 maggio 2015. Aperta in orario 8.15 – 18.50 dal Martedì alla Domenica.

 

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Pagina pubblicata il febbraio - 2015 - Aggiornato il 08-Lug-2015