
©Vinicio Berti in www.zoomedia.it 2006 - Doppia
utopia, 197-71 - Acrilico
VINICIO BERTI Anni’70
Sabato 11 novembre 2006, ore 18
Galleria d’Arte Filippo Pananti & C.
Firenze – via Condotta, 27 r
La Galleria d’Arte Filippo Pananti & C. inaugura sabato 11 novembre,
alle ore 18, (via Condotta, 27r) la mostra “Vinicio Berti. Anni ‘70”.
Saranno
esposti quindici quadri dell’artista fiorentino noto per
la sua personalità complessa e variegata, morto nel 1991. Sono state
scelte per questa occasione opere che si riferiscono ad un periodo preciso
della sua proficua attività, ovvero gli anni Settanta.
“ Vinicio Berti. Anni ‘70” rimarrà aperta fino
a sabato 18 novembre.
Vinicio Berti (Firenze, 1921–1991) è stato
uno dei principali esponenti dell’astrattismo nel panorama italiano.
Esordì nei
primi anni quaranta con opere di carattere realista-espressionista,
che nel loro accostarsi al mondo popolare e alla drammatica realtà della
guerra esprimevano una categorica rottura nei confronti della tradizione
pittorica fiorentina, specie post-rosaiana. Nel 1945 fondò insieme
a Brunetti, Farulli, Nativi e al poeta Caverni, il giornale "Torrente" che
esprimeva il rifiuto di una visione intimistica dell’arte in
nome di una partecipazione diretta alle tensioni della realtà contemporanea.
Berti
fu tra i protagonisti del movimento “Arte d’oggi” che
per alcuni anni riunì importanti artisti italiani e stranieri
del momento, sotto la bandiera di una comune convinzione innovatrice,
organizzando
a Firenze dal 1947 al 1949 tre importanti mostre.
Alla pittura astratta
Berti approdò nel 1947, dopo un primo periodo
di rilettura del cubismo e del futurismo (1945/1947), proseguì quindi
sulla strada delle avanguardie storiche (in particolare seguendo
la linea di Mondrian, Malevic, Magnelli) inserendosi, con forza,
nel generale rinnovamento
della cultura artistica europea. Berti ha raggiunto, così,
con opere quali “Composizione verticale” o “Simbolo”,
di quella che egli chiamò "una nuova classicità",
in opposizione a tutte le tradizioni classicheggianti ancora presenti
nell’arte
contemporanea, con altri pittori toscani a lui vicini per formazione
idee e convinzioni estetiche.
Insieme a Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario
Nuti Berti fonda, nel 1947, il gruppo di "Astrattismo classico". Furono
organizzate varie mostre collettive e a conclusione della pur breve stagione
del gruppo (1947-50) le posizioni estetico-culturali furono riunite in
un Manifesto.
“Astrattismo classico” si proponeva di avviare
un ciclo nuovo dell’arte contemporanea con la fine della
distruzione della forma iniziato da Wols e Fautrier per riproporre,
attraverso un linguaggio
ancorato alla storia capace di rappresentarne i tempi, una narrazione
razionale e costruttiva sul filo di una visione interna della
materia.
Sfaldatosi il gruppo Berti continuò a sviluppare
ed ampliare le possibilità espressive dell’Astrattismo
Classico nel contenuto e nella forma. Segue, quindi, la fase
definita dallo stesso artista di “Espansione
dell’astrattismo classico” (1951-55): essa è caratterizzata
da una grafia più libera e da una maggiore evidenza di
collegamenti tra linee e piani di colore.
Tra il 1947 e il 1950
un rigoroso impianto di geometria classica continua a sostenere
le opere, dal ciclo delle “Cittadelle ostili” (1955-56)
all’”Omaggio a Einstein”, sorta di viaggio
nel relativismo spazio-temporale. Seguirono, poi, i cicli delle
Brecce nel tempo (1955-58)
e dell’Avventuroso astrale (1959-65), ispirato alle prime
imprese spaziali con l’importante opera del 1963, “Utopia
del tempo H3” vincitrice del premio Il Fiorino, emblema
dell’intera concezione
bertiana dell’uomo consapevole delle sue immense capacità espansive.
A
partire dal 1966 è la volta delle “Cittadelle di
resistenza”, “Partenza
zero”, “Geometria volumetrica”, “Realtà antagonista”,
sino a “Dal basso in alto” (1981), preludio alle
più recenti “Visioni
verso l’alto”, che rappresentano la fase estrema
dello sviluppo dell’astrazione classica nel confronto con
l’incessante divenire
della realtà contemporanea.
VINICIO BERTI Anni’70 Galleria
D'Arte Filippo Pananti & C.
Via Condotta, 27 r - FIRENZE
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