Canidi:
Segugio maremmano da cinghiale


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Si tratta di una razza di segugi esclusivamente impiegati sul cinghiale che ha origine in Maremma a partire forse dalla fine dell’Ottocento.
In effetti questi cani vennero selezionati in quelle zone nel corso degli anni in relazione non tanto alle loro caratteristiche morfologiche, quanto alla loro bravura che consiste soprattutto nell’abbaiare a fermo:
non demordono né in presenza di consistenti gruppi, né di cinghiali particolarmente aggressivi.

La razza, che ormai è abbastanza numerosa, non è stata ancora riconosciuta dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), benché vi siano stati molti raduni che hanno riconosciuto l’omogeneità di 1000 soggetti.

Si tratta di un cane di media taglia,
da 44 a 52 cm al garrese per i maschi e da 42 a 50 per le femmine,
quindi più piccolo del segugio italiano che può arrivare a 58 cm.
Differisce dal segugio italiano anche per la testa, molto meno nobile,
nel colore – che può essere fulvo, nero-focato ma anche tigrato –
e anche nella coda che in molti soggetti è tagliata.
In effetti non è un bel cane.
La sua bellezza consiste solo nella sua bravura.

A cura di Massimo Scheggi

Notizie sul segugio maremmano da cinghiale si possono trovare nel libro:
LA BESTIA NERA – caccia al cinghiale fra mito, storia e attualità di MASSIMO SCHEGGI, Editoriale Olimpia, 1999, L.38.000+ spese di spedizione


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Aggiornato il 02 Aprile 2001