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Firenze
Santa Croce

Firenze

Santa Croce

La Pietra Lavorata
Omaggio a Francesco - Cripta di Santa Croce
17 Marzo 30 Aprile 2001 - Presentazione - Opere - Cammino e Storia

Il sedile in Pietra - Piazza Santa Croce

La pietra

  
La pietra serena

«L'impiego della pietra cioè dei materiali lapidei (prevalentemente la selce, ma anche il vetro vulcanico noto come ossidiana per la costruzione di armi e di utensili è caratteristico del Paleolitico e del Neolitico.
Nel Neolitico in particolare la pietra, oltre ad essere levigata, può essere incisa o servire da supporto per decorazioni. Questo è osservato nei graffiti e nelle decorazioni su rocce e pareti rocciose all'aperto o in caverne (arte rupestre).
In periodo protostorico le prime scritte, in caratteri cuneiformi e geroglifici, sono scolpite su monumenti in pietra.
Tipiche costruzioni neolitiche in cui la pietra è usata come materiale da
costruzione sono i cosiddetti megaliti: i Menhir grosse pietre isolate o allineate come in Bretagna o i Cromlech a cerchio tipo quello inglese di Stonehenge, i Dolmen, riconducibili a due grosse pietre ricoperte da una terza pietra e probabilmente usati come luoghi di culto o tombe...

...L'architettura del passato è stata condizionata dalla natura del materiale locale.
L'uso di una pietra piuttosto che di un'altra dipende dalla sua presenza in cave locali essendo l'importazione piuttosto costosa con i mezzi dell'epoca.

In generale la pietra dura come il granito, il porfido, il basalto è usata per le sculture monumentali.
La pietra tenera come il calcare è stata invece usata per sculture molto elaborate nei particolari e dipinte a colori vivaci.

In Grecia i primi templi sono costruiti in legno ed argilla e solo verso il 600 B.C. si inizia ad usare la pietra.
Ad Atene si inizia ad usare il marmo bianco, il famoso Pentelico estratto dal monte Pentelico, solo nel 480 B.C.
A Roma i marmi sono importati dalla Grecia, dall'Asia Minore, dall'Africa, da Luni (Carrara).
A Roma per la prima volta i marmi sono impiegati non solo nei templi e negli edifici pubblici ma anche nelle ricche case private.
Come pietra da costruzione i Romani impiegano, come in precedenza gli Etruschi,
il tenero tufo locale, tagliato in blocchi rettangolari (opus quadrato).
Questo tufo rossiccio, formato da ceneri vulcaniche compattate era chiamato per il colore Lapis Ruber. (Il temine latino "lapis" indica una generica pietra).
E' anche ampiamente usato il travertino (lapis tiburtinus) calcareo sedimentario in blocchi di forma poligonale irregolare (opus poligonale).
Pietre di vario colore, comprese le tessere in marmo, sono state usate in periodo romano nei mosaici.
In periodo Bizantino i mosaici sono stati decorati anche con paste vitree policrome e lamine di oro.

Nel Medioevo al posto dei materiali lapidei troppo costosi si usano i mattoni
eccetto per gli edifici importanti per la cui costruzione si ricicla il materiale delle antiche costruzioni romane.
Nel Medioevo il porfido rosso, una pietra granitica, che in epoca preromana e romana era un simbolo di potere diventa la pietra dei santi e dei martiri.

Nel Quattrocento cessa l'uso di molte pietre dure e compatte e si iniziano ad
usare le pietre più facilmente lavorabili:
Pisa abbandona il verrucano, Siena e Gubbio il calcare, Firenze sostituisce la pietraforte (usata a Palazzo Vecchio, Santa Maria Novella, Santa Croce, ecc.) con la pietra serena (usata negli Uffizi).»

Tratto da: Appunti di Lezione "Corso di ARCHEOMETRIA Prof. Sandro CALOGERO Dipartimento di Chimica Fisica, Tel. 041-2578616 calogero@unive.it
Università Ca' Foscari di Venezia Laurea in Conservazione dei Beni Culturali abc.dcf.unive.it

Le città delle Pietre Ornamentali

"Il consorzio delle città delle pietre ornamentali è nato per unire i sistemi produttivi della pietra serena, del travertino e dell'alabastro con l'intento di promuovere e sviluppare un unico comparto delle pietre minori della Toscana come primo passo indispensabile per giungere alla costituzione di un sistema produttivo dei materiali lapidei".
Renzo Mascherini in "Le città delle Pietre Ornamentali - Il manuale delle imprese"

Il consorzio comprende: Firenzuola (Firenze), Castel San Niccolò (Arezzo), Rapolano (Siena) e Volterra (Pisa).

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Pubblicazione registrata al Tribunale di Firenze n. 5264 del 15-04-2003
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