1957-2007: 50 anni di spazio
4-5 ottobre 2007 – Via Fiori Oscuri 4
Museo Astronomico-Orto Botanico
di Brera
Il 4 ottobre 1957 il lancio dello Sputnik, primo satellite artificiale,
sanciva ufficialmente la nascita dell’era spaziale. Nel 50esimo
anniversario di questo memorabile evento l’Istituto di Fisica Generale
Applicata e il Museo Astronomico e Orto Botanico di Brera (Università degli
Studi di Milano) dedicano due serate con conferenze a tema e la possibilità di
visitare il Museo.
Nella prima serata saranno ripercorcorsi gli
esordi dell’avventura spaziale; nella seconda sarà dato spazio
alle innumerevoli ricadute nella vita quotidiana che l’esplorazione
dello spazio ha prodotto e continua a produrre, dal velcro ai satelliti
per le telecomunicazioni.
Il programma
Giovedì 4 ottobre, ore 21:00 - Museo Astronomico di Brera – Ingresso
alle ore 20:50 da Via Fiori Oscuri 4 - Conferenza dal titolo: “Il
nuovo oceano - La nascita dell'era spaziale” - Relatore:
Paolo Amoroso
A seguire visita guidata al Museo Astronomico di Brera
Venerdì 5
ottobre, ore 21:00
Museo Astronomico di Brera – Ingresso alle ore 20:50 da Via Fiori
Oscuri 4
Conferenza dal titolo: “Lo spazio, da ultima frontiera
a compagno nell’avventura quotidiana” - Relatore:
Valerio Grassi
A seguire visita guidata al Museo Astronomico di Brera
Una sintesi delle due conferenze
Il nuovo oceano - La nascita dell'era spaziale
Il lancio del primo satellite artificiale Sputnik 1, avvenuto mezzo secolo
fa il 4 ottobre 1957, ha dato inizio a un'epoca irripetibile in cui la
realtà ha superato l'immaginazione. Una straordinaria sfida tecnologica
e di esplorazione fra USA e URSS che ha permesso all'umanità di
lasciare il proprio pianeta per avventurarsi in un ambiente misterioso,
ostile e senza limiti: lo spazio.
Fin dall'antichità l'osservazione
e lo studio del cielo hanno dato all'umanità la consapevolezza
che la sua dimora, la Terra, rappresenta solo una piccola parte di
ciò che
esiste. L'astronomia ha svelato cosa si trova nei vastissimi spazi
dell'universo oltre il nostro pianeta. Per millenni la fantasia degli
artisti è rimasto
l'unico modo per abbandonarlo e guardarsi intorno. All'inizio del XX
secolo, però, la scienza e la tecnologia hanno finalmente iniziato
a fornire le conoscenze e i mezzi necessari per compiere questi viaggi
nella realtà.
Gli sviluppi successivi hanno creato le condizioni per usare quei mezzi
e lasciare la Terra, dando inizio all'avventura dell'esplorazione dello
spazio.
Lo spazio, da ultima frontiera a compagno nell’avventura
quotidiana
Fin dal lancio dello Sputnik, il 4 ottobre 1957, lo spazio e le
sue applicazioni tecnologiche ci accompagnano nella nostra vita
quotidiana.
Nel 1969 Neil
Armstrong pose per primo il piede sulla Luna, oggi ci allacciamo
le scarpe con il velcro, materiale sviluppato per evitare che gli
strumenti
degli
astronauti delle missioni Apollo fluttuassero in assenza di gravità.
Un nipote dello Sputnik, in orbita geostazionaria, ci accompagna nelle
nostre serate con la sua moltitudine di canali televisivi. Una costellazione
di satelliti artificiali ci porta a destinazione con sicurezza da una parte
all’altra del globo, oppure ci indica la strada più veloce
in una città trafficata. I satelliti scientifici scrutano la Terra
e lo spazio, prevedendo maremoti e scrutando remote galassie. Uomini e
donne abitano oramai la Stazione Spaziale Internazionale, collaborazione
tra USA, Europa e Russia. Nei primi 50 anni di vita dell’Era Spaziale
la Scienza ha compiuto davvero passi da gigante. Ora, infatti, si guarda
alla Luna come sede di una installazione permanente che ci possa portare
un passo più in là, verso le sabbie rosse di Marte....
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