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marzo 2006
Chiarine del Gonfalone di Firenze
Tornano a Firenze i Fiati
dei Berliner Philharmoniker.
La famosa
formazione eseguirà la Serenata K361 di Mozart , una delle
opere più complesse
e raffinate del compositore, avvolta ancora nel mistero.
A Firenze, nell’unica data toscana, i Fiati dei Berliner Philharmoniker.
Uno straordinario Concerto di Natale offerto dalla Banca Federico
Del Vecchio sabato 16 dicembre 2006, ore 20.30, al Conservatorio
Cherubini (sala del
Buonumore, piazzata belle Arti 2).
Anche quest’anno la Banca si è impegnata per mettere
a disposizione del pubblico dei posti gratuiti, che salgono a 50.
I posti potranno
essere prenotati fino ad esaurimento, telefonando al numero 055-2342670,
giovedì 14
dicembre, dalle ore 9.00 alle 12.00.
I Fiati dei Berliner eseguiranno
la Serenata per 13 strumenti K361 di Mozart, comunemente detta
Gran Partita (da un’annotazione
apocrifa sulla prima pagina della partitura autografa). Composta
a Vienna negli anni 1783-84,
rimane ancora un mistero per chi Mozart avesse realizzato quest’opera: che
sia stata scritta dal compositore per le riunioni notturne massoniche
a cui partecipava segretamente con l’amico clarinettista Anton
Stadler?
La Gran Partita rappresenta senza dubbio il punto culminante
del genere
della Serenata, sia per le dimensioni del suo organico che per
la durata complessiva dei suoi sette movimenti. La partitura richiede
infatti abilità virtuosistiche,
espressive e dinamiche degne della più raffinata musica da
camera.
Quest’anno agli undici Fiati dei Berliner (Andreas
Wittmann e Jonathan Kelly all’oboe, Manfred Preis e Alexander
Bader al corno di bassetto, Karl-Heinz Steffens e Walter Seyfarth
al clarinetto,
Daniele
Damiano
e Henning Trog al fagotto, Fergus Mc William e Georg Schreckenberger
al corno,
Rudolf Watzel al contrabbasso), si uniranno due giovani promesse
del panorama musicale internazionale in una formazione di ben 13
elementi.
Oltre al concerto, durante la serata del 16 dicembre
la Fondazione Federico del Vecchio consegnerà due borse
di studio, per un totale di 10.000.00 euro, a dei giovani che
si sono distinti nell’iter scolastico
e universitario: un modo ulteriore per contribuire alla cultura
fiorentina.
Vincitore tra i diplomati al Conservatorio Cherubini,
il Maestro Federica Bianchi, clavicembalista e dottoressa in
Filosofia,
attualmente iscritta
alla HochSchule fur Musik di Vienna, “per aver ottenuto
brillanti risultati in numerosi concorsi nazionali ed internazionali
e per la motivazione
di voler investire il Premio nell’acquisto del suo amato
strumento”.
Tra i laureati della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di
Firenze, quest’anno la Commissione ha deciso di conferire
il premio a due candidate ex aequo: la Dott.ssa Francesca Rosa
Pasut, per la tesi
sul miniatore Pacino di Buonaguida, perchè nell’ambito
della sua produzione artistica “riesamina con estremo rigore
filologico tutta la produzione miniatoria. Propone novità di
particolare rilievo soprattutto nel campo dell’illustrazione
della Divina Commedia e nei rapporti dell’artista con i
miniatori fiorentini e pisani del tempo” e la Dott.ssa
Silvia Cosi, che nella tesi "Francesco
Furini al bivio”, ha saputo interpretare in modo innovativo
l’opera
di questo artista seicentesco, “rileggendone, con molto
acume, l’iconologia
alla luce del pensiero filosofico e della letteratura del periodo ".
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