Infermieri:
Profilo di una professione
Fortezza da Basso Firenze - XV
Congresso Nazionale IPASVI
Infermieri
sul palco nella cerimonia d'apertura
del Congresso Nazionale
Fortezza da Basso Firenze - XV
Congresso Nazionale IPASVI
Infermieri partecipano all'apertura del Congresso Nazionale
Infermieri - Un po' di dati
sul profilo di una professione
(fonte Collegio Ipasvi)
Donna, quarantenne,
residente nel Nord-Ovest: è questo il ritratto
dell’infermiere italiano medio secondo i dati più recenti
sulla professione.
Spicca inoltre un altro dato: un infermiere su 10 è di
origine non italiana.
Gli infermieri iscritti all’IPASVI al 31
dicembre 2008 sono 354.436.
Dei Collegi Ipasvi fanno parte anche 6.292
assistenti sanitari e 9.913
vigilatrici d’infanzia/infermieri pediatrici per un totale
di 370.641 iscritti.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica,
il 25,4% degli infermieri
italiani (89.914) lavora nelle regioni del Nord-Ovest, il 21,4
(75.742) in quelle delle Nord-Est, il 20,6 (72.893) al Centro, il 21,9
(77.625)
al Sud e il 10,8 (38.262) nelle Isole.
Sebbene gli uomini abbiano
mostrato negli ultimi anni un crescente interesse per le professioni
infermieristiche, quella dell'infermiere
risulta ancora
una professione a vocazione femminile. Infatti, gli uomini costituiscono
a tutt'oggi solo il 22,3% del complesso degli iscritti, con percentuali
variabili in modo considerevole a livello territoriale: al Nord
la quota maschile si colloca infatti intorno al 15%, mentre al
Sud e
nelle Isole
raggiunge valori del 33-35%.
L'età media degli infermieri iscritti all'albo risulta pari a 42,2
anni a livello nazionale e varia in modo contenuto nelle diverse ripartizioni
geografiche (dai 41,8 anni del Nord-Ovest ai 43,7 delle Isole).
Alquanto
limitata appare la quota di iscritti giovani (sotto i trenta
anni) che costituisce appena l'8,6% del totale degli iscritti (addirittura
il 5,4%
nelle Isole). Gli iscritti over 50 sono il 20%, quelli over 60
appena il 4%, dati che segnalano situazioni non infrequenti di abbandono
precoce
della professione legati anche alla prevalenza della componente
femminile (età pensionabile delle donne 60 anni).
Gli stranieri sono
oggi una componente non marginale degli infermieri. Con una suddivisione
equilibrata tra comunitari ed extracomunitari,
rappresentano infatti poco meno del 10% del totale degli iscritti
(9,4%), arrivando
a costituire l'11-12% al Centro-Nord. Intorno al 5% è invece
la quota di stranieri al Sud.
Le nuove iscrizioni
Tra i nuovi iscritti, la percentuale di uomini (23,6%) non
si discosta da quella rilevata per il complesso degli iscritti
(22,3%).
L'età media dei nuovi iscritti appare piuttosto elevata
(32,6 anni) a livello nazionale, arrivando a toccare i 34 anni
nella ripartizione Centro.
L'età media degli uomini risulta di poco superiore
a quella delle donne (circa un anno a livello nazionale).
I nuovi iscritti con meno
di 25 anni costituiscono il 27,7% del totale, mentre i nuovi
iscritti con
meno di 30 anni rappresentano circa il 48-50%, ad eccezione
del Sud dove sfiorano il 60%. Da segnalare anche la quota
di nuovi iscritti ultra-cinquantenni,
che supera il 10% a livello nazionale (14,8% al Centro).
Tra
i nuovi iscritti stranieri prevale la componente femminile.
Gli uomini costituiscono infatti appena l'11,5% del totale,
a fronte del 28,4% rilevato
per i nuovi iscritti italiani. Mediamente, gli infermieri
stranieri risultano di circa tre anni più giovani
dei loro colleghi italiani (39,2 contro 42,4 anni).
Ma anche gli stranieri quando si iscrivono non sono giovanissimi:
per quanto riguarda l'età media, il dato registrato per gli stranieri (33,8
anni) non differisce invece in modo significativo da quello relativo della
componente "italiana" (32,6 anni).
Fortezza da Basso Firenze - XV
Congresso Nazionale IPASVI
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Indice XV Congresso Nazionale
degli Infermieri