Ricorrenze
Fiorentine - 1859-2009 - La mostra del 150° anniversario
27
aprile 1859 - L'alba dell'Unità
Nazionale a Firenze e in Toscana
©www.zoomedia.it vanna innocenti 30 aprile
2009
La mostra allestita nella Sala
d'Arme di Palazzo
Vecchio fino al 7 giugno 2009
ricorda i 150 anni dall'ultimo giorno, il “27
aprile 1859”, di Leopoldo II di Lorena
da Granduca di Toscana; vuole, inoltre, risaltare il clima delle scelte
e della
costituzione del Governo Provvisorio che fecero di Firenze e della
Toscana
protagoniste della formazione del nuovo Stato italiano. I documenti
proposti
sono tutti originali e provengono dall’Archivio
di Stato di Firenze, dalla Biblioteca
del Risorgimento e dalla Fondazione
Spadolini Nuova Antologia. Nell'immagine:
il busto di Giuseppe Mazzini di Adriano Cecioni e quello di Giuseppe
Garibaldi.
©www.zoomedia.it vanna innocenti 30 aprile 2009
In mostra le camicie rosse garibaldine,
i kepi, le marsine e le feluche, le sciarpe
e i fazzoletti, le fotografie e le caricature, le schede elettorali e le
curiosità,
i cimeli, l’oggettistica
d’epoca come le coccarde e le bandiere tricolori. Nell'immagine,
il tricolore
che Enrico Poggi, Ministro della Giustizia, appese al balcone di Palazzo
Vecchio, il 15
marzo 1860, in occasione dell’annuncio dei risultati
del plebiscito dell' 11 e 12 marzo.
©www.zoomedia.it vanna innocenti 30 aprile 2009
Collaboratori e promotori nell'inaugurazione della mostra: "27
aprile 1859.
L'alba dell'unita' nazionale a Firenze e in Toscana" l'Assessore
alla Cultura del
Comune di Firenze, il Presidente della Fondazione
Spadolini
Nuova
Antologia, il Rappresentante Soprintendenza
Fiorentina e il Rappresentante dell'Arma dei
Carabinieri, Arma che si costituì allora, a Firenze, sotto il
comando dell'Ollandini.
©www.zoomedia.it vanna innocenti 30 aprile 2009
Piazza Signoria durante l'inaugurazione della mostra "27 aprile
1859.
L'alba dell'unita' nazionale a Firenze e in Toscana"
Il percorso, cronologico, documenta gli eventi
e le decisioni di quel periodo: l’abolizione della pena di morte
(30 aprile 1859), l’adozione della bandiera tricolore,
la dichiarazione di guerra all’Austria del 25 maggio.
Vengono risaltati
i protagonisti: Bettino Ricasoli, Giuseppe
Dolfi,
Ubaldino Peruzzi, Ferdinando Bartolommei, Vittorio Emanuele II,
Cavour, Garibaldi, Cialdini, Manfredo Fanti e i
patrioti meno conosciuti come Carlo Lorenzini (volontario
in guerra e in seguito il famoso Collodi, in Sala d'Armi, dalla sezione manoscritti
della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, provengono
il libretto di matricola militare e la lettera di congedo del 1859 e l’autografo
dell’ultima pagina di Pinocchio del 1883), con sculture, dipinti, incisioni,
caricature e documenti.
Dipinti significativi provengono dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo
Pitti:
la tela di Enrico Fanfani memoria della giornata del 27 aprile 1859; i ritratti
del Granduca di Carlo Morelli e di Gino Capponi
di Antonio
Ciseri,
le scene di Ferdinando Buonamici e di Telemaco Signorini. Dal castello di Racconigi,
di Michele Gordigiani, arriva il ritratto di Virginia Oldoini Verasis, Contessa
di Castiglione. Dalla Domus Mazziniana di Pisa arrivano i documenti
su Mazzini.
Una selezione di busti inediti sul
Risorgimento proviene dai depositi dei Musei
Comunali Fiorentini: Giuseppe
Mazzini di Adriano Cecioni, Camillo Benso conte di Cavour di Augusto Rivalta,
sculture del Ricasoli, del Bartolommei, del Capponi, del Guerrazzi
e del Salvagnoli.
27
aprile 1859 - L'alba
dell'Unità Nazionale a Firenze e in Toscana in Sala
d'Arme di Palazzo
Vecchio fino al 7 giugno 2009 è aperta il lunedì,
martedì, mercoledì, venerdì, sabato
e domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00; il giovedì e i festivi
infrasettimanali dalle ore 10.00 alle ore 14.00.
Indice ricorrenza del 27
aprile 1859 con il programma
del 150°
vanna innocenti - E-mail: zoomedia