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N. 12 - 07 agosto 2003

Sommario:

Segnalazioni

Maze 2003

Tradizione dell'artigianato a Firenze e in Toscana:
- Periodo Arti e Corporazioni

Artigianato del Ferro a Firenze:
- Arte dei Fabbri
- Arte dei Corazzai e Spadai
- Arte dei Chiavaioli

Eserciti, uomini d' arme e viaggiatori illustri lungo la Bologna-Firenze

Corazze, pugnali, stiletti, spade, picche, sono state le componenti dell' armamento di eserciti nazionali, di corpi di guardia cittadini e principeschi, ma accanto alla preminente funzione difensiva e offensiva hanno assunto, nel corso del Cinquecento e Seicento, valenze legate alla ostentazione del potere e alla magnificenza reale e principesca.
I re dei grandi stati nazionali europei come i principi dei più piccoli stati regionali, ed anche tutti coloro che possedevano un qualche titolo nobiliare, avevano una scorta armata che poteva trasformarsi in corteggio d' onore in tutte le occasioni previste dal cerimoniale e dall' etichetta di Corte.
Insieme alle insegne nobiliari, alle livree, alle carrozze ed ai cavalli, corazze finemente cesellate, pugnali e stiletti dai manici lavorati e preziosi, spade dalle lame damascate e intarsiate, facevano parte degli innumerevoli "segni" che dovevano distinguere il rango e la potenza del signore.
Quando un Grande si muoveva per raggiungere la corte di un principe o di un re, per partecipare a cerimonie pubbliche, per raggiungere un campo di battaglia, il corteo armato era imprescindibilmente presente e non serviva solo per difendersi dai pericoli che, inevitabilmente, potevano incontrarsi lungo la strada.
Così per le vie cittadine come le grandi strade che collegavano città, paesi e stati, diventavano il palcoscenico privilegiato per i principi e le loro corti che sfoggiavano armi e armature confezionate secondo fogge e abbellimenti adatti alla "parata d' onore".

Nella prima metà del Cinquecento la transappenninica del Giogo è stata attraversata da milizie, uomini d' arme e cortei di viaggiatori illustri; tra il marzo e l' aprile 1526 transitarono le armate lanzichenecche del Marchese di Saluzzo, che stabilirono il campo a Borgo San Lorenzo (22 aprile) prima di raggiungere le armi imperiali che si stavano dirigendo ad assediare Roma (1527).
E' ancora la strada del valico del Giogo con i suoi diverticoli, ad essere attraversata dalle truppe che dovevano porre l' assedio a Firenze (1529); la più grossa schiera fu quella del capitano Ramazzotto che occupò e saccheggiò Firenzuola e, valicato l' Appennino, si fermò a Scarperia dove venne raggiunta dalle truppe regolari inviate dal Papa.
Durante il principato mediceo sono stati numerosi i cortei armati che hanno accompagnato illustri viaggiatori lungo la strada del Giogo.
Un viaggiatore molto importante fu il Legato pontificio Pietro Aldobrandini che, nel 1600, si recava in Francia per celebrare le nozze di Maria de' Medici col re di Francia; dopo essere stato accompagnato dal Granduca in persona (Ferdinando I) fino alle "delizie" di Pratolino, venne trasportato su una veloce carrettella fino a Scarperia, per valicare l' Appennino a dorso di mulo ed a cavallo fino a raggiungere Firenzuola. Superato il confine il cardinale proseguiva, con una scorta di 100 archibugieri, verso Bologna.
Nel 1739 percorreva la Bologna-Firenze il duca di Lorena Francesco Stefano che veniva a prendere possesso della Toscana, acquisita dopo l' estinzione della dinastia Medici.
Il corteo, preceduto da carrozze cariche di bagagli, viveri, masserizie e persone, riuscì ad attraversare l' Appennino in tre giorni, con l' aiuto di traini supplementari di buoi forniti da tutti i contadini e pastori della zona.
Dopo aver toccato Scarperia e S. Piero a Sieve il granduca e la sua famiglia sostarono alle porte di Firenze, a Villa Corsi, e di qui si formò il corteo per l' ingresso solenne in città, dalla Porta San Gallo.
Forse la durata e il disagio del viaggio offrirono l' occasione per la realizzazione della più agevole carrozzabile della Futa!

Giuseppina Carla Romby
tratto da "Lame da offesa e da parata
Costumi e cerimoniale principesco"
ed. Centro di Ricerca e Documentazione
sull' Artigianato dei Ferri taglienti

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Pagina pubblicata il 07 08 2003 - Aggiornato il 03-Ott-2012