Restaurato il monumento a Daniele
Manin
Statua di Daniele Manin dopo il restauro ©www.zoomedia.it
(v.i) 2004
La statua dedicata all'eroe veneto del Risorgimento Daniele
Manin, è opera dello
scultore veneziano Urbano Nono, era collocata inizialmente
in piazza Ognissanti e dal 1930 fu trasferita nel piazzale Galilei
di Firenze.
Statua di Daniele Manin prima della manutenzione
La presentazione della fine dei lavori di ripulitura e
restauro del monumento, iniziati alla fine del 2003, è avvenuta
nel piazzale Galilei con la presenza dell'Assessore alla Cultura di Firenze
Simone Siliani, del Presidente della CNA Firenze Mauro Fancelli e del Vicepresidente
della
Camera di Commercio
di Firenze Alessandro Iacopi.
I lavori sono stati eseguiti sotto l'alta sorveglianza dell'Ufficio
Belle Arti dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze (Dr. Carlo
Francini) e con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici
ed il Paesaggio e per il patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico
per le provincie di Firenze Pistoia e Prato (Arch. Mirella Branca).
Hanno eseguito i lavori le seguenti imprese artigiane fiorentine,
con il progetto e la direzione lavori dell'Arch. Moreno Perini:
per la parte metallica la ditta Fancelli Marco e C, specializzata nel
restauro dei metalli; per la parte marmorea e in pietra la ditta Ambregi
Bruno di Leandro Ambregi marmista.
Questo è il secondo intervento del progetto di manutenzione
programmata dei beni culturali, elaborato da CNA Firenze e condiviso dal
Comune di Firenze e dalla Soprintendenza
ai Beni Architettonici, e sostenuto dalla Camera di Commercio di Firenze.
Il primo intervento è stato nel 2000 l'opera di manutenzione del busto
in bronzo con la base in marmo dedicato a Benvenuto Cellini sul
Ponte Vecchio. L'opera
dello scultore
R. Romanelli fu posta sul Ponte Vecchio il 10
novembre del 1900 nel 400° anniversario della nascita del Cellini.
"Questa città - ha ricordato l'assessore Siliani - abbagliata dalla
magnificenza di grandi opere, è ricca di altrettante opere definite "minori" che
hanno ugualmente bisogno di cura e attenzione. Quindi ben vengano collaborazioni
con soggetti privati, con i quali, tutti insieme potremo prenderci
cura di opere, che sono il risultato dell'ingegno di grandi artisti
e del lavoro
degli artigiani che hanno collaborato con loro, alla realizzazione
di questo patrimonio".
vanna innocenti