
Arno: alba del 10 giugno 2004 vicino al ponte alle
Grazie
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www.zoomedia.it
2004 - v.innocenti
Tratto da:
" La Memoria
Storica" ed. 1990 Comune di Firenze - Ricordi e
Memorie di Angiolina Parenti
"Sono nata a Firenze il 31 dicembre 1894.
Ero piccolina quando c'erano
gli omnibus a cavalli e si andava, con pochi centesimi, da un punto all'altro
della città.
A porta Romana c'era un trenino a vapore, alimentato con legna che, passando
dal Poggio Imperiale, arrivava fino a Greve.
Al Poggio Imperiale si trovava
una bella villa e lì studiavano i figli degli aristocratici (è ancora
aperta). Al ritorno si faceva il viale dei Colli fino al ponte di ferro,
cioè San
Niccolò.
Parlando del nostro bellissimo lungarno, a quei tempi i lampioni
erano a gas. Tutte le sere vari uomini addetti a quel lavoro, con una
canna lunga ed uno stoppino, andavano ad accenderli dal Ponte San Niccolò
(che
per attraversarlo si pagava) e proseguivano fino alle Cascine.

Il bucato nell'Arno, alla rampa, nei pressi del ponte
alle Grazie
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immagine
dalla Collezione di cartoline "Firenze era così " AZ 1986
in: "La memoria storica" ed. Comune di Firenze e in www.zoomedia.it
Allora
non c'era nè luce, nè gas, vennero molto più tardi. C'erano lumi a petrolio,
lucerne ad olio acetilene e candele.
Lungarno, passeggiata bellissima della domenica. Molte signore prendevano
una carrozza perchè a quei tempi non c'erano le automobili...
... Quando era carnevale la festa si svolgeva lungo l'Arno...
...Arrivava un'altra guerra, quella del 1940-1945. Arrivavano le sanzioni
con l'offerta dell'oro, ferro, rame alla Patria ed io, come tutti i cittadini,
detti l'anello d'oro, quello matrimoniale.
E poi arrivarono i bombardamenti anche a Firenze e sulla nostra vetreria
cascarono nove bombe e tutto fini bruciato. Ci volle del tempo perchè la
nostra Firenze, dopo la fine della guerra, riprendesse le sue sembianze.
E andiamo avanti fino all'alluvione del quattro novembre 1966 altro avvenimento
tragico per noi fiorentini, disperazione e morte, quante famiglie si svegliarono
con l'acqua alta intorno ai propri letti, negozi allagati, strade piene
di melma e detriti. Ponte Vecchio squarciato dall'impotenza dell'acqua
e da tutto ciò che l'acqua aveva trascinato con sé.
Fu un
terribile flagello, povera Firenze in che condizioni la vedemmo: rovinato
Chiese, bellezze
artistiche, il Cristo del Cimabue, che si trovava in Santa Croce, danneggiato,
la Chiesa delle Grazie, la Porta d'Oro del Ghiberti con le formelle divelte
poi recuperate, la Biblioteca Nazionale, S. Maria Novella, ..."
Siamo interessati
ad ampliare queste conoscenze sull'Arno e i suoi eventi, chi vuole
ci può contattare
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vanna innocenti