Sul muro ben asciutto viene steso un primo strato di intonaco, composto da una parte di calce e due o tre parti di sabbia a grana grossa, detto arriccio.
Sull'arriccio il pittore traccia un disegno sommario d'insieme, in genere con terra rossa, detta sinopia
(proveniente da Sinope, località sul Mar Nero).
Per una definizione particolareggiata delle immagini l'artista si serve dei cartoni, ovvero di veri e propri disegni su carta, i cui tratti principali sono trasferibili a ricalco sull'intonaco fresco con due metodi:
a.
Incisione: premendo una punta sulla carta, così da imprimere
il disegno sull'intonaco sotto forma di solchi leggeri.
b.
A spolvero: trasferendo il disegno sull'intonaco
con linee punteggiate, ottenute facendo dei fori sui tratti
del disegno e spolverando sopra della polvere di carbone.
Una volta riportato il disegno, viene steso
sull'arriccio uno strato di intonaco liscio, composto da sabbia
fine, polvere
di marmo e calce in parti uguali, detto tonachino, di dimensione
adeguata al lavoro che il pittore può fare in una giornata,
perchè deve rimanere fresco, e così via di giorno
in giorno.
L'artista, per mantenere le proporzioni, riproduce rapidamente
a memoria la sinopia sottostante, che sparisce sotto l'ultimo intonaco.
L'uso di dipingere sull'intonaco fresco non fu dettato tanto
da una esatta conoscenza chimica dell'affresco, quanto dall'esigenza
pratica di scorrimento del pennello con i colori mescolati con
sola acqua.
Le doti di stabilità e resistenza dell'affresco derivano
dall'inglobamento dei colori nella superficie dura e uniforme
di carbonato di calcio che si forma sulla superficie dell'intonaco
con la reazione tra l'anidride carbonica dell'aria e l'idrossido
di calcio della calce.
Fino al XIII secolo si procedeva a pontate: le zone da dipingere venivano
definite dall'impalcatura.
Si deve a Giotto ed alla sua cerchia
l'introduzione della divisione a giornate, con cui il pittore
può scegliere ogni giorno la parte da eseguire, seguendo
le linee di contorno dell'immagine.
L'artista deve possedere una tecnica molto rapida e sicura,
tale da lasciargli prevedere il risultato finale dell'insieme
e l'esatta tonalità che assumerà il colore una
volta seccato, non essendo possibili pentimenti, ripassi, correzioni,
a meno di non disfare l'intonaco della giornata.
Le correzioni e le rifiniture avvengono a secco, ma normalmente
queste aggiunte sbiadiscono più rapidamente.
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