
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 2009
"Il
cotto dell'Impruneta" esposizione nei chiostri di Santa
Maria all'Impruneta
di "L'eccellenze dell'artigianato" del cotto: conche, vasi, orci,
orcioli, anfore,
giare, ciotole realizzate tra il XVII e XVIII secolo e provenienti in gran
parte dal
Giardino
di Boboli. In quest'ambito sono presentate anche le riproduzioni di
importanti
opere d'arte di Donatello, Desiderio da Settignano, Benvenuto
Cellini, Bartolomeo
Ammannati,
..., realizzate in cotto dalle più conosciute
attività manifatturiere d'area
imprunetina durante il XX secolo.
Con il settecentenario del cotto dell’Impruneta
si
evidenziano Sette
secoli di vita della produzione del cotto documentata
da un atto
notarile del 23 marzo 1309; è il primo statuto
della
corporazione dei fornaciai
imprunetini oggi conservato all’Archivio
di Stato di Firenze.

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Vista sul tetto in cotto della Basilica di Santa Maria all'Impruneta.
Inserti di mattoni si vedono anche nella duecentesca torre
campanaria.
Neve sui monti nello sfondo.

Manifattura etrusca "Sima frontonale completa di lastra fittile" del
V-III
secolo a C. conservata al Museo
Archeologico Nazionale di Firenze e, fino
al 26 luglio 2009, in mostra in "Il
cotto dell'Impruneta".
Nella modanatura
superiore, incavata, si raccoglieva l’acqua piovana degli spioventi
dei tetti
che veniva poi convogliata nei doccioni delle grondaie.