Nuovi reperti testimoniano la
presenza del
tempio di Iside,
nel II sec. d.C, a
Firenze
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Alcuni dei frammenti incisi dal tempio di Iside ritrovati
insieme ad una colonna tortile,
frammenti di sostegno di tavolo (trapezoforo), incisioni, centinaia
di frammenti ornati
e
policromi, eperti e manufatti in metallo tra i quali una piccola statuetta
ex voto.
I resti riportano analogie con quelli presenti al Museo Archelogico
di Firenze e ritrovati
nei secoli precedenti, riferibili al tempio di Iside
e risalenti al II secolo d.C.. I ritrovamenti provengono da uno scavo effettuato
nei mesi scorsi nel tribunale di Firenze, in piazza San Firenze, dove è stata
scavata un'area di 5 per 3 metri e profonda circa 4
metri. Lo scavo
era stato effettuato per realizzare una cisterna di acqua.
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Uno dei frammenti ritrovato sotto il tribunale
di Firenze dal romano
tempio di Iside che allora doveva essere subito fuori
dalla parte romana.
Il frammento è una parte di un trapezoforo ornato,
molto probabilmente
con un grifo alato.
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Gli aggiornamenti sugli scavi in questa rilevante area di Florentia,
una delle maggiori città nell'Italia di allora, sono stati
illustrati dalla Sovrintendente
per
i Beni Archeologici, Carlotta
Cianferoni, che cura anche la direzione scientifica
dei lavori di scavo,
dall’Assessore
alla Cultura del Comune di Firenze, dall'architetto
Giuseppe
Cini, Responsabile
del Settore Belle Arti del Comune di Firenze e dalla
presidente della
Cooperativa archeologia, la cooperativa che si occupa dello scavo.
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I ritrovamenti e gli scavi archeologici proseguono
in profondità anche sotto la
struttura di Palazzo Vecchio. La ricerca è qui
rivolta alla conoscenza delle molteplici stratificazioni impiantate sulla città romana.
Nel sotterraneo di Palazzo Vecchio, in
origine c'era il teatro romano e su quello si sono costruite la parte medievale
e
poi
la struttura rinascimentale.
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Una ricostruzione sovrapposta mostra e mette
in confronto
il teatro romano con il
perimetro di Palazzo Vecchio, tra via de’ Gondi
e via de’ Leoni. Con il
consolidamento
delle sezioni, archeologicamente coinvolte, il progetto prevede la realizzazione
di un
percorso museale. Una nuova opportunità per queta realizzazione è arrivata
da
una
recente scoperta. Sotto il Palazzo è emersa una burella
pavimentata,
il
"vomitorium",
originariamente un accesso secondario al teatro, che oltrepassa un selciato medievale
e riappare, in direzione di Piazza della
Signoria, sotto ad volta originaria oltre la
muratura che chiudeva una porta
di una casa medievale.