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Il paese

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Il compleanno di Firenzuola, racconta Villani, è l'8
di Aprile "quasi alle otto ore del dì, essendo ascendente
il segno del Leone, acciò che la sua edificazione fosse
più ferma et forte et stabile, et potente".
Giovanni Villani (Libro X, cap. 196 della Cronica)
Via Giovanni Villani in un
immagine fine 1800
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Centro agricolo e commerciale in Val di Santerno (il Vatrenus
amnis di Marziale. Gli altri fiumi che bagnano il territorio
sono il Sillaro, l'Idice ed il Gambellato), si trova quasi a metà
strada fra Firenze (52 Km), della cui provincia fa parte, e Bologna
(58 Km). E', per estensione, l'ottavo comune della Toscana, con
i suoi 272,06 Kmq di superficie. Il territorio è scarsamente
popolato ed i suoi abitanti son passati dalle oltre 13.000 unità
del 1921 alle attuali 4.710 (7. VII. 1999).
L'altitudine massima del territorio si ha con la cima di Montoggioli
che è a 1.290 m. sul livello del mare; il capoluogo invece
è a 422 m. Il Comune di Firenzuola confina con Barberino
di Mugello, Borgo San Lorenzo, Palazzuolo sul Senio e Scarperia
della Provincia di Firenze, oltre che con Monterenzio, Castel
del Rio, Monghidoro, Castiglione de' Pepoli e S. Benedetto Val
di Sambro in provincia di Bologna. L'intero territorio è
piuttosto montuoso ed è caratterizzato da alcuni noti valichi:
il passo della Faggiola (1.050 m.), attraversato dalla provinciale
che fa collegamento con Palazzuolo, dove si formarono ed operarono
i primi nuclei di partigiani per la "resistenza" ai
tedeschi, durante il secondo conflitto mondiale; il passo del
Giogo (882 m.), caro al d'Annunzio ("Io so dove fiorisce
l'asfodelo, là nel chiaro Mugello, presso il Giogo di Scarperia.
Lo vidi fiorir bianco..."); il passo della Futa (903 m.)
dove si trova il più grande cimitero militare germanico
in Italia: in esso sono, infatti, raccolti i resti mortali di
circa 32.000 soldati caduti nell'ultima guerra mondiale. Il passo
del Giogo e quello della Futa, situati in piena "linea gotica",
furono ambedue teatro di sanguinosi scontri fra alleati e tedeschi.
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Aspetti
economici
Fra le risorse agricole del territorio vanno soprattutto annoverate
le patate (particolarmente pregiate quelle del Corniolo e di Rapezzo),
il foraggio, i marroni (la Comunità Europea ha concesso
l' I.G.P., cioè l' Indicazione Geografica Protetta, riconoscimento
per il pregio del frutto), miele e legumi.
Per quanto riguarda i prodotti del sottobosco sono da indicare
i funghi, la cui raccolta è regolata da un apposita legge
regionale, i tartufi, le more ed i lamponi.
Fiorente e redditizio è l'allevamento delle mucche da
carne e da latte, ambedue di ottima qualità. E' in via
sperimentale un allevamento di struzzi in località Paliana.
L'estrazione e la lavorazione della "pietra di Firenzuola"
costituisce, nell'economia locale, uno degli aspetti trainanti.
Una parte non secondaria è ancora il turismo: il territorio
comunale è appetibile per l'aria buona (eccettuate le zone
dove operano i cantieri per l'alta velocità), per le opportunità
di gite tranquille, anche a cavallo, per la cucina gustosa e per
l'ospitalità degli indigeni.
In ultimo va detto che una parte non secondaria della economia
locale è costituita anche dalla caccia e dalla pesca. Una
ricca fauna sta attualmente ripopolando l'intero territorio che
ne sembrava carente: daini, cinghiali, caprioli, mufloni, cervi
si possono incontrare con facilità nelle passeggiate per
i boschi.
© 1999 Pier Carlo Tagliaferri
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