Home page Home page degli eventi Home page dei luoghi Home page della storia Home page dei percorsi Home page della cultura Home page delle arti Home page dei lavori Home page degli artigiani Mappa del sito
linea linea linea linea

Archeologia: Notti dell'Archeologia in Toscana
1 - 9 luglio 2006

Sesta edizione delle “Notti dell’Archeologia” in Toscana

Vivere da Etrusco: i segni del dialogo tra culture nei musei Archeologici della Toscana
Eventi: Vivere da Etrusco. Identità e contaminazioni

Vivere da Etrusco: i segni del dialogo tra culture nei musei Archeologici della Toscana
Già nel IX, ma soprattutto nell'VIII secolo a.C. (periodi caratterizzati dalla diffusione della cultura villanoviana) sono documentate le relazioni con la Sardegna, attestate dalla presenza di rasoi, armi e fibule etrusche sul suolo sardo e, di contro, da bronzetti sardi (barchette, faretre e ceste miniaturistiche, bottoni, etc.) in alcune necropoli etrusche quali Vetulonia, Populonia, Massa Marittima, Vulci, Tarquinia;
la loro diffusione principalmente in tombe femminili ha fatto supporre l'esistenza di rapporti matrimoniali tra le diverse etnie, a garanzia dell'alleanza tra famiglie e comunità lontane.

Particolarissime bocchette fittili sarde, rinvenute in gran numero soprattutto a Vetulonia, il centro che controllava i più ricchi giacimenti minerari, potrebbero essere correlate alla presenza in loco di maestranze sarde che vantavano una secolare esperienza nella metallotecnica.

Nel terzo quarto dell'VIII secolo elementi greci-euboici impiantarono un emporio, frequentato anche da genti fenicie, nell'isola di Ischia (Pithekoussai) e intorno alla metà del secolo fondarono la colonia di Cuma: da quel momento si intensificarono gli arrivi di ceramica greca geometrica, prima sporadici, nei principali, nei principali centri dell'Etruria meridionale.

Insieme al vasellame giunsero i primi artigiani che stabilirono le loro botteghe sul suolo etrusco e fecero scuola, diffondendo le nuove tecnologie per la lavorazione della ceramica: l'uso del tornio veloce, la depurazione delle argille, la decorazione pittorica. Dal canto l'Etruria - terra fertile, in felice posizione geografica e con un territorio facilmente percorribile - era in grado di fornire abbondanti materie prime, e principalmente le tanto ricercate risorse minerarie: ne è prova anche l'ematite elbana ritrovata ad Ischia.

Ma è soprattutto dalla fine dell'VIII - inizi del VII secolo a. C. che si verificò una profonda trasformazione socio-culturale innescata dall'intensificazione delle relazioni e degli scambi, probabilmente correlata alle trasformazioni dell'assetto politico in alcune aree che si affacciavano sul Mediterraneo, e in primo luogo la conquista assira degli scali siro-fenici e l'espansione della colonizzazione greca dell'Italia meridionale e della Sicilia.
in questo momento di straordinario sviluppo della storia etrusca, noto come facies Orientalizzante, cominciano a circolare doni prestigiosi scambiati tra pari a suggello di relazioni politiche ed economiche ed a garanzia del movimento di merci ed uomini.
Arrivano così in Etruria vasi e figurine di ... dall'Egitto, calderoni e sostegni di bronzo, avori e gusci di uova di struzzo dal vicino oriente, coppe d'argento dorato e di bronzo con decorazione incisa dall'area siro - fenicia e bocchette d'argento da Cipro, ceramiche finemente decorate soprattutto da Corinto, ma anche da Chio, da Rodi e dalle Cicladi, che oggi ritroviamo nei mausolei delle grandi famiglie del ceto dominante, e si diffonde un nuovo stile di vita.

Artigiani orientali si trasferiscono in Occidente, fondando in Etruria botteghe di alto artigianato; i loro discepoli producono oreficerie come quelle rinvenute nelle tombe vetulonesi, straordinari avori scolpiti e incisi come quelli ritrovati nei tumoli principeschi di Comeana (Carmignano), Sesto Fiorentino, Chiusi, Murlo, San Casciano, Marsiliana d'Albegna, vasi di vetro colorato come quelli restituiti dalle stesse tombe della Montagnola, di Montefortini, di Vetulonia, e diffondendo ovunque le iconografie "orientalizzanti".

Analogamente arrivano nuovi artigiani ellenici che, trapiantati in terra Etrusca, danno l'avvio ad una fiorentissima produzione locale di ceramica dipinta, presto seguita dalle prime manifestazioni della grande pittura, e cominciano timidamente a circolare le saghe ed i miti greci che tanto spazio avranno nei secoli successivi in tutte le manifestazioni artistiche d'Etruria, e con evidenti riflessi nel costume locale.

Sempre nel corso del VII secolo a.C., e a seguito di questi contatti, nasce anche la grande scultura con le prime realizzazioni di Ceri, di Vetulonia, di Casale Marittimo, si sviluppa la grande architettura funeraria, si diffonde la scrittura.

Parallelamente sembrano intensificarsi anche le relazioni con i centri di antica tradizione metallurgica dell'Europa centro-occidentale di cultura halstattiana, presumibilmente con l'avvio di "tecnici specializzati", e fra questi di un maestro che verosimilmente produce vasellame di bronzo nel territorio vetuloniese.

Verso la metà del VI secolo a.C. il primato delle esportazioni di ceramica greca verso i mercati etruschi passa da Corinto ad Atene. Dall'Attica arrivano degli autentici capolavori, prima a figure nere e poi a figure rosse, esibiti nei momenti più alti della vita pubblica e privata o destinati ad accompagnare il defunto nella dimora eterna.

Dalla fine del VII e soprattutto nel VI secolo a.C., l'Etruria dal canto suo avvia l'esportazione di vino verso i mercati del Mediterraneo occidentale e dell'Europa continentale, attestate dal ritrovamento, sia nei relitti naufragati che in terra ferma, di anfore vinarie etrusche insieme al vasellame ceramico o bronzeo necessario per il consumo di questa bevanda.

Da queste ricche testimonianze archeologiche è nata l'idea di realizzare un' "esposizione diffusa" che coinvolgesse i diversi musei archeologici della Toscana, ciascuno con il proprio personale patrimonio, che potrà essere valorizzato all'interno di questa iniziativa.

Notti dell’Archeologia 2006

linea linea linea

www.zoomedia.it pubblicazione registrata al Tribunale di Firenze n° 5555 del 20/02/2007
© zoomedia 2007 - 2015 Copyrights - Tutela della privacy - Abbonamenti - Contributi - Pubblicità
Pagina pubblicata il 30 - giugno 2006 - Aggiornato il 20-Set-2016