Musica sacra a Firenze - XI edizione
29 marzo - 8 settembre 2007 - Cattedrale di Santa Maria del Fiore
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Tutti
gli appuntamenti di O flos colende si
svolgenno nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore ad ingresso
gratuito
Il
Programma dell'edizione 2007
Mercoledì 20 giugno, ore 21.15
Omaggio in occasione del compimento
del 90° anno di età dell’autore
DOMENICO BARTOLUCCI (1917)
Immagini:
-Ritrovo festoso
-Il concerto
L’Ascensione
oratorio in due parti per soli, coro e orchestra
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L’Ascensione
oratorio in due parti per soli, coro e orchestra
Antonella Benucci soprano
Patrizia Scivoletto contralto
Anselmo Fabiani tenore
Marcello Vargetto basso
Orchestra Stabile “Rinaldo Franci”-Città di
Siena
Corale Cantica Nova
Michele Manganelli direttore
Domenico Bartolucci, nato nel 1917 a Borgo
San Lorenzo (Firenze),
ha compiuto gli studi musicali con F. Bagnoli (allora maestro di
cappella di Santa Maria del Fiore), V. Frazzi, R. Casimiri e I.
Pizzetti.
Dopo essere stato organista del Duomo di Firenze, è stato
nominato maestro della Cappella Liberiana in Santa Maria Maggiore
a
Roma.Nel 1956, alla morte di L. Perosi di cui era assistente, fu
nominato
da Papa Pio XII direttore perpetuo della Cappella Sistina.
Dal 1965 è accademico di Santa Cecilia. Alla guida della Cappella
Sistina ha effettuato innumerevoli tournée in tutto il mondo.
Ha anche diretto in più occasioni i principali complessi
sinfonico-corali italiani, fra cui quelli dell’Accademia di
Santa Cecilia di Roma, che più volte ha prodotto i suoi oratori,
e quelli del Maggio Musicale Fiorentino, che nel 2000 ha prodotto
la sua Natività di Cristo. È attivissimo anche come
compositore (circa quaranta volumi, per lo più di musica
sacra, pubblicati dalle Edizioni Cappella Sistina) e come didatta,
essendo stato docente al Conservatorio “Santa Cecilia” di
Roma e al Pontificio Istituto di Musica Sacra. Con il Coro polifonico
della Fondazione a lui intitolata ha già tenuto numerosi
concerti
tra i quali si distingue quello offerto a Sua Santità Benedetto
XVI nella Cappella Sistina (giugno 2006).
L’Ascensione è il
quinto oratorio scritto da Domenico Bartolucci dopo La
Tempesta sul Lago, la Passione, la Natività e Gloriosi
Principes.
L’argomento – il mistero dell’ascesa di Cristo
al Cielo – si
richiama fedelmente ai Vangeli sinottici, agli Atti degli Apostoli
e alla prassi della liturgia cattolica. L’oratorio è stato
composto su commissione della Pro Civitate Christiana di Assisi,
dove fu eseguito per la prima volta nel 1953. Successivamente
l’autore ha rielaborato ampiamente
la partitura, sostituendo o spostando interi brani, e aggiungendo
anche la parte di Maria, madre di Gesù, che non figurava
nella prima stesura.
In questa rinnovata veste l’oratorio
fu scelto per inaugurare a Città del Messico la nuova
basilica della Madonna di Guadalupe, avvenimento religioso che
ebbe larga risonanza nell’emisfero latino-americano. La
prima esecuzione italiana della nuova versione è stata
promossa dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel
1978. L’oratorio è
stato quindi riproposto nel 1981, sempre dall’Accademia
di Santa Cecilia, nella Sala Nervi in onore di Papa Giovanni
Paolo II, al rientro in Vaticano dopo l’attentato in piazza
San Pietro.
La partitura si articola in due parti, precedute
da un’estesa introduzione sinfonico-corale in cui viene
evocato il nucleo drammatico dell’argomento
incentrato sulle parole: «Come mai il nostro cuore non
ardeva, mentre Egli conversava in mezzo a noi? Rimani con noi,
Signore, perché ormai si fa sera e le tenebre avanzano!».
Nel gioco polifonico delle voci si inserisce il coro angelico
che canta l’inno
liturgico della festa dell’Ascensione annunciato dalle
parole «Salutis
humanæ sator…». La prima parte è ambientata
nel Cenacolo dove, dopo la morte di Gesù, gli apostoli,
insieme a Maria e alla Maddalena, pregano timorosi in attesa
degli avvenimenti futuri. Il lamento di Maria e degli apostoli è improvvisamente
interrotto dall’apparizione
di Cristo risorto, che tranquillizza i presenti recando la lieta
novella della sua ascesa al cielo. Un Largo introdotto dallo
Storico apre la seconda parte: l’azione si svolge a Betania,
vicino Gerusalemme, nella casa di Lazzaro, ricca di ricordi affettuosi
per Gesù e i suoi
discepoli. Cristo prega con loro e li rende testimoni della sua
ascesa verso le beatitudini elesti.Tutti ripetono con tono commosso
il Pater Noster, mentre Cristo si congeda dai presenti. Due angeli
annunciano che il ritorno di Gesù avverrà in occasione
della fine del mondo. Nel finale
si riaffaccia il tema iniziale sulle parole «Rimani con
noi, Signore, perché ormai si fa sera e le tenebre avanzano».
L’oratorio si conclude in un clima di pace e di speranza,
proiettando nell’animo
un messaggio quanto mai vivo e attuale.
Michele Manganelli ha
studiato Canto Gregoriano con G. Baroffio e Direzione Corale
e Composizione Sacra con D. Bartolucci presso il Pontificio Istituto di
Musica Sacra. Si è quindi diplomato
in composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio
di Musica “
L. Cherubini” di Firenze. È docente di Esercitazioni
Corali ed Orchestrali presso l’Istituto Musicale “R.
Franci” di Siena,
organista e maestro di cappella della Cattedrale di Fiesole.
Oltre all’attività di compositore, organista e direttore
si dedica allo studio della musica sacra antica. Con l’Orchestra
Stabile “Rinaldo Franci”- Città di
Siena,
di cui è direttore principale, e con altre formazioni
orchestrali ha eseguito un vasto repertorio sinfonico.