PERUGINO A FIRENZE
Qualità e fortuna d’uno stile
8 ottobre 2005 - 8 gennaio
2006
Cenacolo di Fuligno, via Faenza – Firenze

©www.zoomedia.it - v.i. 7 ottobre 2005 - Cenacolo del Fuligno
Presentazione della mostra - "L'ultima cena" dipinta nella
parete del refettorio
e la tavola in basso, "Nozze di Cana" proveniente
dalla Galleria dell'Umbria, sono
entrambe del Perugino (Pietro di
Cristoforo Vannucci) e in confronto nella mostra.

©www.zoomedia.it - v.i. 7 ottobre 2005 - Cenacolo
del Fuligno
Particolare della calzatura e del decoro del piede in "Santa Caterina
d'Alessandria" di Antonio Rimpatta (Bologna, inizi 1500), parte di
un
polittico dai "modi
umbri" ispirati dallo stile pittorico del Perugino.
La mostra Perugino a Firenze. Qualità e forma d’uno
stile, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
con la cura scientifica di Rosanna Caterina Proto Pisani, organizzata da
Eventi
Polistampa.
Espone 52 opere raccolte intorno al grande affresco del Cenacolo,
che provengono dalle più importanti collezioni pubbliche e private
italiane (come gli Uffizi, Palazzo Pitti, Basilica di Santa Croce, l’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze, la Galleria Colonna, Palazzo Barberini di
Roma, il Museo di Capodimonte di Napoli, la Galleria Nazionale dell’Umbria)
ed estere (quali British Museum, Fitzwilliam di Cambridge, Kupferstich-Kabinett
di Berlino).
La mostra resterà aperta tutti i giorni eccetto il
lunedì dall’8 ottobre 2005 all’8 gennaio 2006,
con ingresso gratuito e orario 10,00 -18,00.
L’ampia sala del Cenacolo del Fuligno, refettorio
monumentale dell’ex-convento
fiorentino delle terziarie francescane di Sant’Onofrio, detto appunto
di Fuligno, è dominata nella parete di fondo dal monumentale affresco
rappresentante l’Ultima cena eseguita da Pietro Perugino.
La scoperta
nel 1843 della parete affrescata e l’eclatante attribuzione a Raffaello
destarono tanto clamore che il Granduca Leopoldo II fu costretto a riacquistare
gli ambienti del complesso che alcuni anni prima aveva ceduto a proprietari
privati. Da allora il Cenacolo ha vissuto una vita autonoma e parallela
rispetto al complesso, caratterizzandosi come contenitore museale: prima
sede del Museo Archeologico, poi Deposito della Collezione Feroni, quindi
ricovero delle opere alluvionate e infine Deposito degli affreschi staccati
e delle opere dell’adiacente Conservatorio.
Il Perugino, artista perfettamente inserito nella realtà del suo
tempo e impegnato nella conduzione di fiorenti botteghe a Firenze e Perugia,
svolse un importante ruolo in rapporto alla tradizione toscana della pittura
ad affresco e all’iconografia esclusivamente fiorentina dell’Ultima
cena nei refettori conventuali, rivelandosi erede fedele dei segreti delle
botteghe fiorentine ma introducendo con la sua opera suggerimenti e novità,
presto ripresi dagli stessi artisti fiorentini.
Un nucleo di opere autografe (dipinti,
affreschi) testimonia l’attività svolta dal Perugino a Firenze
In occasione della mostra "Perugino a Firenze. Qualità e
forma d’uno
stile" è stato creato l'itinerario cittadino: Firenze,
i luoghi del Perugino. Sono luoghi che ospitano le opere di
Pietro Vannucci:
- il Cenacolo del Perugino al "Fuligno",
via Faenza 40
- Galleria dell'Accademia, via Ricasoli 58-60
- Basilica della Santisima Annunziata, Piazza SS. Annunziata
- Chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Borgo Pinti 38
- Galleria degli Uffizi, piazzale degli Uffizi
- Basilica di Santa Croce, piazza Santa Croce
- Chiesa di San Salvatore al Monte, via di San Salvatore
al Monte 9
- Palazzo Pitti, piazza Pitti
- Chiesa di Santo Spirito, piazza Santo Spirito.
v.i.