Giambologna: gli dei, gli eroi
Genesi e fortuna di uno stile europeo nella scultura
La mostra sull'artista nato in Francia (Douai 1529 c. – Firenze
1608) "Giambologna: gli
dei, gli eroi. Genesi e fortuna di uno stile europeo nella scultura"
è allestita nel Museo Nazionale del Bargello a Firenze, dal 2 marzo
al 15 giugno 2006.

© www.zoomedia.it - vanna innocenti - 1 marzo
2006
"Giambologna: gli dei, gli eroi". Genesi
e fortuna di uno stile europeo nella scultura
Allestimento nel Museo del Bargello, Firenze

© www.zoomedia.it - vanna innocenti -
1 marzo 2006
"Giambologna: gli dei, gli eroi". Genesi
e fortuna di uno stile europeo nella scultura
Le sale del Museo del Bargello, Firenze,
durante la presentazione della mostra
"...Nel 1564, auspice il grande vecchio Michelangelo,
nasce l' Accademia delle Arti e del Disegno, la prima di questo titolo
nel mondo.
Nel 1568
Giorgio Vasari pubblica la seconda edizione delle Vite e inaugura, con
ciò, la moderna scienza storico-artistica. Ancora pochi anni (1581)
e all’ultimo piano del vasariano edificio degli Uffizi prenderà forma
il nucleo originario della Galleria delle Statue, modello per i futuri
musei d’Europa. In questa città, nella stessa congiuntura
storica, nascono l’accademia, la critica d’arte e il museo;
nascono cioè i fondamenti del fare artistico contemporaneo. Perché ogni
artista del mondo, dall’Australia al Canada dalla Norvegia al Sudafrica,
si forma in una Accademia, cerca il consenso di un critico, si augura,
un giorno, di finire in un museo.
In quel tempo stupefacente in cui a Firenze
succede tutto, succede anche (1583) che Giambologna
collochi nella Loggia detta dell’Orcagna il
Ratto delle Sabine. È il «primo gruppo a più figure
della scultura europea che sia stato concepito senza una veduta dominante» (ancora
Pope-Hennessy). Può essere ammirata da ogni punto di vista e subito
ci coinvolge nel suo movimento rotatorio. È simile a una elica che
trasfigura e sublima in mera astrazione formale la pur veristica illusività dei
nudi maschili e femminili. Tutto questo per dire quale straordinaria stagione è stata
quella che ha avuto, in Firenze, il suo alfiere e il suo emblema nel provinciale
di Douai che i nostri concittadini chiamarono Giambologna.
L’importanza di questa mostra voluta diretta e coordinata da Beatrice
Paolozzi Strozzi consiste, prima di tutto, nel rendere vivida testimonianza
al momento apicale nella storia della civiltà fiorentina. Mai la
nostra città è stata ammirata e imitata come negli anni compresi
fra la seconda metà del XVI e i primi decenni del XVII. Mai lo “stile
fiorentino” è stato, come allora, lingua dominate e condivisa
nelle élite culturali d’Europa. Il Museo Nazionale del Bargello
si è assunto il compito, nel marzo del 2006, di rendere splendidamente
visibile questa congiuntura storica meravigliosa.
Protagonista esclusivo è Giambologna e tale è la bellezza
delle sue opere..."
Dall'indroduzione alla mostra di Antonio Paolucci, Soprintendente per
il Polo Museale Fiorentino
La mostra "Giambologna: gli dei, gli eroi".
Genesi e fortuna di uno stile europeo nella scultura è promossa dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali dalla Soprintendenza Speciale
per il Polo Museale Fiorentino dal Museo Nazionale del Bargello da Firenze
Musei e dall'Ente C.R.F.
Orario: 8.15 - 18.00. La biglietteria chiude alle ore 17,20.
Chiusura: il 2° e 4° lunedì del mese e il 1° Maggio.
Alle ore 15.00, 16.00 e 17.00 visite guidate in italiano e inglese.
